Claudio Bianchini
La Spigadoro ha fallito: lo ha decretato il tribunale di Crotone. Non c’è più nulla da fare per lo storico pastificio umbro, ed ora è allarme per i 55 lavoratori impegnati nello stabilimento folignate di Sant'Eraclio. Nessun trasferimento di carte dalla Calabria a Perugia per stabilire il destino dell'azienda, chiusa nell'autunno del 2011.
Nominati i curatori – La scorsa settimana, precisamente venerdì pomeriggio, il giudice delgato Antonia Mussa, ha infatti firmato il decreto di nomina per i due curatori fallimentari, indidivuati in Iole Madarena e Francesca Sorrentino. Sfuma quindi definitivamente, l'ipotesi della tanto sbandierata 'cordata umbra' che sarebbe stata pronta a risollevare le sorti dell'impianto di Foligno. Pollice verso anche per il possibie concordato, in continuità con il paventato interessamento di un nuovo imprenditore. E come non ricordare le insistenti voci circa un grande gruppo internazionale con sede in India.
Nuova udienza a settembre – Al momento attuale purtroppo, l'unica certezza è quella di constatare il fallimento. Una sconfitta non solo per le organizzazioni sindacali ma soprattutto per i 55 addetti e le loro famiglie, anzi per la città e l'intero territorio. Il tribunale di Crotone ha fissato la nuova udienza al prossimo 19 settembre, ed entro 60 giorni, i due curatori dovranno presentare al giudice Mussa una dettagliata relazione che certifichi le cause del fallimento. Ci sono poi 30 giorni di tempo per nominare il comitato dei creditori.