Organizzava eventi e concerti nei più grandi teatri e auditorium italiani con artisti di musica classica, anche di fama internazionale, ma gran parte dei compensi percepiti non veniva comunicata all’erario.
E così un’agente di spettacoli, una donna residente ad Assisi, è caduta nella rete tesa dai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Perugia che, dopo una complessa attività di intelligence e incrociando i dati forniti dalle banche dati in uso al Corpo, hanno scoperto che la donna consegnava allo studio di consulenza cui aveva affidato la propria contabilità solo alcune delle fatture che aveva emesso, in modo da fare figurare un reddito inferiore a quanto effettivamente realizzato.
In alcune circostanze, inoltre, sostituiva le fatture trasmesse ai propri clienti con altre di importo notevolmente inferiore, per poi consegnarle al proprio consulente.
Le Fiamme Gialle della Tenenza di Assisi hanno portato alla luce l’escamotage utilizzato dalla donna e, al termine dell’attività ispettiva, hanno segnalato, per il recupero a tassazione, oltre due milioni di euro di ricavi. A ciò si aggiunge un’I.V.A. evasa pari a circa 400 mila euro.
La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Perugia per i reati di dichiarazione infedele e occultamento di documenti contabili.
L’attività svolta dai Finanzieri assisani s’inquadra nel contesto della lotta all’evasione fiscale, fenomeno che minaccia l’integrità dell’economia legale e altera le regole del mercato, danneggiando i cittadini e gli imprenditori onesti.