Ho ritenuto di convocare questa conferenza stampa per trattare le problematiche di ordine pubblico, in quanto essendo massima autorità di pubblica sicurezza locale, ritengo doveroso porre attenzione alle questioni legate a questi temi, scaturite anche a seguito delle vicende che nei giorni scorsi si sono verificate al Parco di Coppo e in Piazza S. Giovanni
Questo è quanto affermato dal sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati, affiancato dall’assessore alle Politiche giovanili Gabriele Damiani. “Sono fatti gravi, non solo da condannare ma da ‘riparare’, con l’individuazione dei responsabili e con il ripristino dei luoghi. – ha precisato il primo cittadino – La cosa più opportuna sarebbe il cosiddetto ‘atto di scusa e di riabilitazione’, vale a dire che con senso di responsabilità i soggetti ristabiliscano lo stato dei luoghi visto che, oltre al danno materiale, c’è anche un danno morale e affettivo, e ogni luogo va trattato con civiltà perché legato alla nostra sensibilità di eugubini”.
Per quanto riguarda gli aspetti di ordine pubblico Stirati ha tenuto a precisare che, in questi due anni, ha lavorato con tutte le forze dell’ordine per garantire controlli e rassicurare i cittadini. Nell’ambito del servizio serale effettuato dai vigili eugubini, i controlli hanno permesso di individuare due giovani, deferiti successivamente all’autorità giudiziaria; il punto sulle indagini per i danni arrecati al Parco di Coppo e a Piazza San Giovanni, è stato fatto nei giorni scorsi con tutte le forze dell’ordine. Una strategia, quella del controllo e dell’attenzione, che si gioverà anche della videosorveglianza programmata e progettata ai fini di una migliore organizzazione del traffico ma che, in collaborazione con i Carabinieri e la Prefettura, è un elemento ausiliario per operare controlli sul territorio.
I sindaci hanno tuttavia bisogno che il Governo metta a disposizione risorse umane e finanziamenti per essere all’altezza delle sfide. La questione naturalmente non è solo di ordine pubblico ma riguarda il tema centrale della coesione sociale delle nuove generazioni, in rapporto a famiglia e scuola, dei fenomeni antropologici che generano in certi casi violenza, ribellione e stili di vita devianti, uso di alcool e di sostanze stupefacenti. Occorre quindi che tutti facciamo delle riflessioni, come istituzioni, scuola, famiglie, associazioni, quartieri, per definire correttamente ruoli e strategie da mettere in campo. Come Comune abbiamo una precisa programmazione di attività e forme di azioni per favorire dialogo, per definire regole dei comportamenti e far nascere azioni positive. Al centro di questa programmazione c’è il protagonismo giovanile ed il rapporto tra istituzioni e giovani
“Siamo pronti a lavorare con e per i giovani, – ha aggiunto Stirati – per i loro progetti e per il loro futuro ma chiediamo a loro cosa possono e vogliono fare per la città; sarebbe opportuno che si confrontino e che facciano azioni positive a beneficio della comunità. A tal proposito, per evitare generalizzazioni indiscriminate, esprimo apprezzamento per quei giovani che sono una risorsa importante per la città in vari campi, dal sociale al culturale”. “E’ nostra intenzione – ha concluso il primo cittadino – lavorare a stretto contatto con i quartieri del centro storico e con tutte le espressioni associative per garantire quel senso di comunità e di appartenenza che è indispensabile per ottenere risultati positivi a beneficio di tutti“.
Dal canto suo l’assessore Damiani ha ribadito che: “Stiamo lavorando in una attenta programmazione di attività per prevenire il disagio giovanile e incentivare le forme di protagonismo attraverso i tanti eventi organizzati. Occorre operare per creare sinergie positive e sono tanti i punti di incontro, i giovani volontari e le associazioni coinvolte in attività che sono di prevenzione e deterrenza verso certi fenomeni”.