Città di Castello

Ordinavano cocaina purissima tramite WhatsApp, 2 arresti e 14 segnalazioni nell’Operazione “Biancaneve”

Sono ben 16 le persone finite nella rete tesa dai finanzieri del Comando Provinciale di Perugia, coinvolte a vario titolo in un’importante operazione antidroga. Dopo un anno di indagini, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia, le Fiamme Gialle della Tenenza di Città di Castello hanno smantellato un’organizzazione dedita allo spaccio, operante tra Città di Castello, San Giustino e Sansepolcro (AR).

L’operazione, denominata “Biancaneve”, ha preso il via dall’arresto di un imprenditore 46enne, originario di San Giustino e da tempo sotto osservazione, sorpreso insieme alla moglie a bordo della propria auto mentre trasportava, occultate sotto il sedile, ingenti quantità di cocaina purissima, sufficienti a confezionare ben 500 dosi. Presso la sua abitazione, inoltre, sono stati rinvenuti 7.000 euro in contanti (provento di spaccio), un bilancino di precisione, diverse sostanze da taglio e materiali per il confezionamento.

Nella rete è caduto, a seguito di ulteriori approfondimenti, anche un 28enne di Città di Castello, sorpreso a spacciare davanti a un bar di periferia. Per sventare i controlli, lo spacciatore nascondeva numerose dosi di cocaina, già confezionate e pronte per la vendita, all’interno di una torcia elettrica.

La droga veniva ordinata tramite WhatsApp utilizzando un linguaggio in codice e, per evitare l’identificazione, numerosi soprannomi. Dopo aver anticipato il denaro, i clienti potevano ritirare la droga in orari e località convenuti, solitamente punti di ritrovo affollati come parcheggi o centri commerciali. Le Fiamme Gialle hanno ricostruito ben 230 episodi di spaccio e segnalato 14 persone alle prefetture di Perugia e di Arezzo, di età compresa tra i 29 e i 54 anni, in quanto assuntori di sostanze stupefacenti. Uno di essi, nel giro di pochi mesi, è arrivato a spendere oltre 10.000 euro per l’acquisto della droga. L’operazione segue quella del maggio 2018, denominata “Easter Eggs” (conclusasi con l’arresto di 5 soggetti, la denuncia a vario titolo di altri 25 responsabili e il sequestro di oltre 2 kg di droga).