Si è tenuta questa mattina l’udienza, al Tribunale di Firenze, per la richiesta di revisione del processo avanzata da Rudy Guede, il giovane ivoriano condannato a 16 anni di reclusione per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2007 a Perugia. L’udienza è stata aggiornata al 10 gennaio 2017, giorno in cui la Corte d’appello di Firenze deciderà sull’ammissibilità della revisione del processo su Guede. Per l’omicidio, gli altri due imputati, l’americana Amanda Knox e Raffaele Sollecito, sono stati definitivamente assolti.
Omicidio Kercher, Rudy Guede pronto a chiedere revisione processo
I legali del giovane hanno chiesto di rivedere la condanna dato che “occorre infatti domandarsi se, per effetto dell’assoluzione in via definitiva di Amanda Knox e Raffaele Sollecito dai reati loro ascritti in concorso con Rudy Guede, debba conseguire anche la revisione della sentenza di condanna inflitta a quest’ultimo. Eliminando totalmente il concorso della Knox e di Sollecito così come stabilito dalla Cassazione nei loro confronti, non si spiegherebbe infatti più il ruolo di Rudy” nell’omicidio di Meredith.
La Corte d’appello di Firenze ha dunque rinviato al 10 gennaio 2017 la decisione sulla possibile ammissibilità della revisione del processo a Rudy Guede. La Corte ha motivato il rinvio dichiarando “necessario acquisire agli atti la sentenza di Cassazione pronunciata nei confronti dell’imputato” e quella d’appello relativa altri due imputati.
Parlano intanto anche i legali della famiglia Kercher: “quello che non è provato è che non si possa commettere il delitto se non con quei concorrenti, che è quello che sosterrebbe Guede nella sua richiesta di revisione“. Ad affermarlo è l’avvocato Vieri Fabiani che insieme all’avvocato Francesco Maresca rappresenta la famiglia di Meredith Kercher. “A noi sembra che non si verifichi il contrasto tra i due giudicati – ha proseguito Fabiani – perché i motivi di revisione possono essere prove nuove o un contrasto tra due giudicati che devono essere tra loro assolutamente incompatibili. Poiché non ci sembra questo il caso non ci può certo essere una revisione o un processo da rifare”.
Secondo l’avvocato Maresca, inoltre, “l’istanza di revisione non è sufficientemente motivata, non ci sembra ci siano i presupposti. La Corte d’appello valuterà in prima battuta l’ammissibilità e poi l’eventuale accoglimento o meno. Ritengo che non ci sia un conflitto di sentenze ma semplicemente un’interpretazione diversa delle condotte dei soggetti che erano presenti nella villetta”.
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