Categorie: Cronaca Spoleto

OMICIDIO SPOLETO: TITOV E’ MORTO LENTAMENTE

Titov Denis sarebbe morto lentamente. E nessuno lo hai aiutato: nè il presunto omicida Roman Varyshko (nella foto), nè l’affittuario Ravlyuk Mykhaylo. E’ quanto emergerebbe in questi minuti dall’autopsia effettuata ieri mattina all’ospedale di Terni dal dottor Suadoni. Il medico legale avrebbe accertato che il moldavo si è spento lentamente a causa delle ferite provocate da un corpo contundente. La prima ipotesi è quella che il Roman avrebbe utilizzato un ferro da stiro, ma alcuni giornali sostengono che il moldavo sarebbe stato colpito con un tronco di albero, di quelli usati per il camino. Dai carabinieri, che la mattina stessa dell’omicidio hanno assicurato alla giustizia i due ucraini, non trapela alcuna novità. Certo nel comunicato stampa diramato si parla del giubbotto del Roman rinvenuto con alcune bruciature: procurate dal Titov nell’estremo tentativo di difendersi dall’aggressione con il ferro da stiro? Forse sì, anche se non si esclude che il Roman possa aver bruciato nel camino il bastone con cui ha colpito il povero coinquilino. Nel rapporto consegnato dal medico legale al sostituto procuratore Principato c’è anche l’ora della aggressione e quella della morte del trentaduenne. Ma, se confermata la notizia che Titov si è spento lentamente, è evidente che lo stesso si sarebbe potuto salvare. Sarebbe bastata una telefonata al 118. Che i due ucraini hanno pensato di non fare, sperando di cancellare tutte le tracce e di farla franca.