La notizia dell’impossibilità dei famigliari di David Raggi di accedere al risarcimento di Stato rischia di diventare un caso politico nazionale. Dopo i commenti di ieri del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo e del senatore Pd, Gianluca Rossi, l’onorevole Stefano Lucidi critica duramente una legge votata dallo stesso Pd.
Secondo il pentastellato occorre modificare subito la norma per consentire ai congiunti di David Raggi di avere il risarcimento di stato, insignificante di fronte al dolore di una perdita così dolorosa, ma significativa dal punto di vista morale e civile nel ruolo che lo Stato dovrebbe avere come segno di vicinanza ai cittadini.
“La Legge 122 del 2016 che impedisce l’accesso al fondo di solidarietà per le famiglie come quella di Davide Raggi è stata votata il 30 giugno 2016 ed è entrata in vigore il 23 luglio 2016. La tragedia ternana si è consumata invece agli inizi del 2015.
Quindi – sottolinea Lucidi – è di questo che stiamo parlando. Modificare una legge solo pochi giorni dopo la sua entrata in vigore.
Dobbiamo chiederci perché accade questo?
Il PD – continua l’onorevole – ha votato a favore di questa Legge, e ora siamo costretti a modificarla e renderla applicabile al caso Davide Raggi, ma non solo, perché stanno arrivando segnalazioni di altri casi in Italia.
Ma il PD ora fa finta di niente e ci chiede di modificarla.
Considero i commenti di circostanza del Sindaco Di Girolamo e del Senatore Gianluca Rossi, sconcertanti e fuori luogo, così come le proposte fatte.
A questo punto le strade possono essere tre”.
Le soluzioni – “La prima è aspettare – afferma Lucidi – la letterina di Di Girolamo e Rossi, ma è una soluzione che non credo sia il caso di praticare, non solo a livello umano ma anche politico.
La seconda strada è invece approvare subito il Disegno di Legge n. 2090 del M5S, che non prevede soglie di accesso al fondo e come riporta la legge 122/2016 potrebbe essere applicabile perché più favorevole alla vittima.
La terza strada invece, è stata indicata dal sottosegretario Gozi con delega Europea, con il quale ho parlato questa mattina stessa. Possiamo modificare il provvedimento tramite la prossima Legge europea che dovremmo discutere entro l’anno e sopratutto serve fare pressione sul MEF affinché metta a disposizione più fondi per permettere di ampliare le disponibilità verso casi simili a quello di Davide”.
Il sindaco di Terni aveva deciso di scrivere ai parlamentari umbri per apportare una modifica alla legge 122: “E’ assurdo considerare il reddito di David Raggi tale da non consentire alcun risarcimento, il tetto di 11.500 euro è troppo penalizzante, lo è ancor di più per un ragazzo come David che lo ha superato per poche centinaia di euro. Si penalizza ancor di più un giovane operoso, che non voleva pesare sulla sua famiglia, un ragazzo esemplare che ha trovato una morte assurda e priva di ogni giustificazione”, dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo.
“La legge 122 parte – prosegue il sindaco – parte da una ratio di giustizia, cioè sostenere quelle persone e quelle famiglie che sono state vittime della violenza, che hanno subito gravissimi danni sia sotto il profilo morale che economico e che magari non hanno trovato risarcimento da parte dei responsabili. Il tetto economico così esiguo, così come altre aspetti normativi legati alla tempistica dei procedimenti in corso, rendono però la legge di portata limitata. Spero che presto si arrivi a una modifica della normativa nazionale e sottolineo come invece la Regione abbia già provveduto ad erogare quanto dovuto alla famiglia Raggi. Colgo l’occasione per esprimere ancora una volta la vicinanza mia, dell’Amministrazione Comunale, e dell’intera città alla famiglia Raggi, dando il pieno sostegno anche per quanto riguarda le battaglie legali che sono in corso e che sono dovute a una esigenza di giustizia a 360 gradi, obiettivo fondamentale per rendere un po’ più sopportabile un lutto e un dolore così grande”.
“Esprimo la mia vicinanza alla famiglia Raggi e condivido ogni iniziativa che possa mitigare la loro sofferenza – queste sono state le parole del senatore Pd, Gianluca Rossi una volta appresa la notizia – e quella dell’intera comunità ternana, ancora una volta ingiustamente colpiti dall’assurdità degli eventi. Mi farò senz’altro portatore dell’iniziativa del Sindaco Di Girolamo – scrive il senatore Rossi – e attendo la missiva inviata per approfondire la proposta di modifica alla normativa che ha stabilito l’assenza del diritto in capo ai familiari ad essere risarciti per la perdita del figlio, solo in ragione del reddito.
Auspico che il Sindaco promuova presto un incontro di tutti i parlamentari umbri, per favorire un’iniziativa legislativa bipartisan e coordinata tra Camera e Senato. Questo argomento – conclude il senatore Rossi – può essere occasione di coesione, al di là di ogni appartenenza politica”