Claudio Bianchini
Da ieri, il sindaco Nando Mismetti, non potrà più contare sul sostegno di Omero Savina. Il consigliere comunale infatti, ha ufficialmente abbandonato il gruppo del Partito Democratico. Dopo le dimissioni del vicesindaco socialista Massimiliano Romagnoli, il centrosinistra continua così a perdere pezzi. A meno di otto mesi dalle elezioni la maggioranza s’indebolisce, ed ora Savina confluirà nel gruppo misto. ‘Mi sono liberato di un fardello, ora mi sento più libero – commenta a caldo l’ormai ex piddino – non voglio fare quello che spara a zero sul Partito Democratico, ma posso comunque dire che mi ci sono sempre trovato stretto’. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la bocciatura degli emendamenti al bilancio comunale, che Savina aveva presentato in maniera autonoma senza intesa con i colleghi del gruppo. Quello sull’assunzione di lavoratori socialmente utili ha visto l’astensione del Psi e della consigliera Stancati del Pd, mentre quello sul dimezzamento dei compensi degli amministratori comunali è stato dichiarato inammissibile. Ed ora quindi, via alla cosiddetta politica delle mani libere. ‘Certamente non passerò all’opposizione – precisa – ma non sarò nemmeno più organico alla maggioranza. Valuterò i provvedimenti di volta in volta, e deciderò come votare. Questa politica antica e conservatrice deve essere cambiata – attacca – occorre pensare al bene della comunità e all’interesse dei cittadini, senza star sempre a considerare tornaconti personali e di partito, basta con i soliti finanziamenti, le nomine e le poltrone nei consigli di amministrazione’. A questo punto, che risvolti avrà questo strappo sulla gestione del parco regionale di Colfiorito, di cui Savina è presidente proprio su incarico del primo cittadino? ‘Ci ho soltanto rimesso – rileva – ora logicamente deciderà il sindaco cosa vorrà fare, se sollevarmi dall’incarico o lasciar proseguire un lavoro che nonostante tutto ha dato buoni frutti’.