Città di Castello

“Oltre due anni senza biblioteca”, interrogazione di Sassolini su apertura nuova sede

“Quando aprirà la nuova biblioteca?” A oltre due anni da quel fatidico 13 novembre 2014, giorno in cui si sarebbe dovuta inaugurare la nuova sede di Palazzo Vitelli a San Giacomo, è ancora questa la domanda che molti cittadini si fanno. A porsela è anche il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini, che presenterà, dopo averlo già fatto nel giugno 2015, un’interrogazione sull’argomento in Consiglio Comunale.

La vicenda – Era il 7 novembre 2014 quando, a pochi giorni da un importante taglio del nastro (previsto per il 13), l’amministrazione annunciò l’annullamento della cerimonia, spiegando il sopraggiungere di un contenzioso con la ditta appaltatrice dei lavoriA metà giugno 2014 il primo cittadino e il vicesindaco, annunciarono l’inizio di grandi manovre con la sospensione del prestito degli oltre 40 mila volumi consultabili nella vecchia sede della biblioteca in via delle Giulianelle. Dopo aver chiuso quella storica sede, in attesa di aprire la nuova a San Giacomo, per rimediare alla mancanza di una biblioteca in città, alla fine dell’ottobre 2015, in corso Cavour è stato inaugurato “Nel Frattempo”, un punto prestito con sala di lettura. Nel mese di ottobre 2016, con una nota stampa del Comune, è stato comunicato che nella Biblioteca di Palazzo Vitelli a San Giacomo stavano arrivando “nuove forniture ed archivi mobili“. Per far sì che queste operazioni venissero completate nella massima sicurezza, era stata anche emanata un’ordinanza del comando della Polizia Municipale, che vietava la sosta veicolare nella zona limitrofa l’ingresso al Palazzo dal 18 al 21 ottobre.

I disagi continuano a crescere, nonostante per l’amministrazione il punto prestito “Nel Frattempo” sembri saziare le richieste dei tifernati: – sottolinea Sassolini – in realtà lo spazio attuale, seppur frequentato, non offre reale servizio bibliotecario. In effetti i numerosi cittadini che frequentano questi silenziosi luoghi, in questo interminabile periodo, si sono dovuti recare spesso fuori sede per compiere i propri studi“.

Viene da sorridere ricordare che tra i documenti della Linee programmatiche 2016-2021, discusse durante il Consiglio Comunale di lunedì 14 novembre, il sindaco chiedeva l’approvazione di un documento in cui testualmente viene affermato che: “Per la Giunta la nuova Biblioteca è il centro simbolico dell’azione di governo, perché siamo convinti che cambierà in meglio la vita dei tifernati, che darà loro una dimensione dove sentirsi cittadini consapevoli, informati, aperti agli altri e più felici, perché è così che la Cultura rende le persone“.

Il capogruppo di Forza Italia torna dunque a chiedere quando aprirà la nuova Biblioteca, “così che i cittadini potranno finalmente definirsi “consapevoli, informati, aperti agli altri e più felici” anche a Città di Castello”. Inoltre chiede di dettagliare “i reali motivi che hanno impedito l’apertura e il perché dei tanti ritardi, a chi sia da imputare la responsabilità del non rispetto dei tempi previsti e – addirittura – se non sia il caso di chiedere scusa alla Città per la promessa mancata.