Mal di concentrazione? Forse, o forse no. E’ difficile analizzare l’ultima, pessima performance della Olio Monini Pallavolo, uscita ieri sconfitta per mano del Santa Croce in poco più di un’ora e un quarto. Un 3-0 che fa male, malissimo, anche alla classifica, dal momento che c’era la concreta possibilità di avvicinarsi proprio al sestetto toscano. Che invece da ieri, grazie a Spoleto, naviga in acque ormai tranquille con i suoi 37 punti. Per la società un vero e proprio mistero che rende difficile anche ogni decisione nei confronti della squadra. Congelare lo stipendio non servirà poi a molto, dal momento che la responsabilità contrattuale resta comunque in capo alla società di Via Concordia.
Non ne fa accenno neanche il presidente Fabrizio Cardarelli (a dx nella foto di archivio), che per certi versi sa esser anche più duro di un semplice ritardo nel pagamento degli emolumenti.
Presidente, l’ha vissuta proprio male la sconfitta di ieri, vero? “Sì, non c’è dubbio – dice Cardarelli, appena rientrato da Roma – ci sono molti modi per vincere una partita, ma solo uno per perderla. Con dignità. Si può accettare tutto, ma non una simile sconfitta”
Cosa vi siete detti in società? “Ne parleremo venerdì nel corso del cda, ma siamo tutti molto delusi anche se ancora riponiamo molta fiducia sia nello staff tecnico, sia nella squadra. Abbiamo tutte le carte in regola per poterci salvare e spesso lo abbiamo dimostrato, come due settimane fa a Catania. Capaci di sfiorare il successo su un campo inespugnato anche dalle prime e di perdere così male contro una diretta rivale per la salvezza”.
Semplici cali di concentrazione o qualcosa d’altro? “Credo si tratti di cali di concentrazione ma sono comunque inspiegabili – continua Cardarelli – perché questi ragazzi sono professionisti. E pretendiamo da loro uno sforzo pari a quello che la città sta da tempo dimostrando, sia sotto il profilo economico, sia sociale, nei confronti della squadra. Gli spoletini meritano grandi soddisfazioni, il Gruppo Nardone anche di più. I nostri tifosi sono unici in Italia, non c’è tifoseria che segua la squadra ovunque vada”
Dunque non è vero che i giocatori vorrebbero un cambio alla guida della squadra? “Su questo mi giungono voci contrastanti e comunque dei professionisti sono pagati per seguire le regole fissate dall’allenatore. Se c’è qualcosa che non va o non piace lo si dice apertamente. Io sono da sempre abituato a parlar chiaro e a ricercare il dialogo”
Massima fiducia al tecnico “Massima fiducia nei confronti di Fausto Polidori come dei ragazzi”.
Allora qualche problema fra dirigenti? “Per il momento non ho segnali del genere, comunque venerdì analizzeremo ogni aspetto”.
Che vuol dire? “Nulla di più di ciò che ho detto”.
Provvedimenti in vista? “Nel momento in cui si verificheranno comportamenti fuori delle regole non mancheranno neanche quelli”
Ha mai pensato in questi mesi di dare le dimissioni? “Non nascondo che il pensiero mi ha sfiorato ma in questo momento non sarebbe giusto. Ora dobbiamo trovare la massima coesione e impegnarci tutti di più, io per primo. Anche per questo ieri ero a Santa Croce, per dare, se ce n’era bisogno, un ulteriore segno di vicinanza alla squadra, ma non mi aspettavo di assistere ad una gara del genere”
Ce la farà la Monini Pallavolo a salvarsi? “Spero e voglio credere di sì – conclude il presidente – ci separa un solo punto dal Castellana Grotte che oramai è la nostra unica rivale e che dovrà giocare al Palarota. Alla fine del campionato mancano più 8 gare, il calendario in qualche modo ci aiuta e non possiamo più permetterci lussi come quello di Santa Croce. Poi….”
Poi? “Intanto pensiamo a salvarci, poi già so quello che c'è da fare”
(Ca.Cer.)