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Olio e vino, nuove opportunità | A Marsciano l’ok della Regione

Una decisione importante quella in merito alle filiere di olio e vino e relativo turismo in Umbria, presa dalla Regione lo scorso 25 giugno a Marciano.

“Un importante passo avanti per garantire ai settori dell’enoturismo e dell’oleoturismo umbro nuove e più ampie possibilità di sviluppo”. Questo il commento del sindaco Francesca Mele a seguito dell’approvazione di una risoluzione che impegna la giunta regionale a dare attuazione alla legge nazionale sull’enoturismo 205 del 2017 e alle linee guida sui requisiti e gli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica contenute nel Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 12 marzo 2019.

La commissione ha lavorato a Marsciano

Proprio a Marsciano si era tenuta, il 10 giugno, da parte della Seconda Commissione del Consiglio regionale un’audizione con imprenditori locali del settore vitivinicolo e oleario. Da quell’incontro, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, era scaturito l’impegno della Commissione, presieduta da Valerio Mancini, di far recepire in modo snello e veloce la legge nazionale sull’enoturismo e l’oleoturismo.

“In pochi giorni – sottolinea Francesca Mele – l’impegno assunto dal presidente Mancini si è trasformato in una votazione unanime del Consiglio regionale che apre finalmente la strada al recepimento di norme fondamentali per valorizzare la qualità della offerta turistica legata al mondo del vino, dell’olio come di altre produzioni locali. Ringrazio quindi Valerio Mancini e i consiglieri regionali per il lavoro svolto. E ringrazio i nostri imprenditori con i quali l’amministrazione sta lavorando in piena sintonia e continuerà a farlo. L’obiettivo condiviso che abbiano, avvalendoci anche dei nuovi strumenti che il recepimento in Umbria della legge sull’enoturismo garantisce, è quello di rilanciare tutto il comparto agricolo marscianese e trasformare questo momento storico non facile, segnato da una grave crisi economica in conseguenza dell’emergenza sanitaria, in una occasione per potenziare le nostre produzioni tipiche e rendere più attrattive in chiave turistica le particolarità del territorio, la sua bellezza, la sua cultura”.