Olio e moda rilanciano l’export dei distretti umbri. Dal Monitor dei Distretti dell’Umbria, curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, torna positiva la variazione tendenziale delle esportazioni distrettuali umbre: dopo una leggera flessione nei primi tre mesi (-2,4%), si registra un’inversione di tendenza (+4,5%) che determina complessivamente nel primo semestre una crescita delle esportazioni dell’1,1%. I tre distretti monitorati hanno realizzato esportazioni per 365,8 milioni di euro, 4 milioni in più rispetto al periodo gennaio-giugno del 2018.
Il distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia riesca a confermare i livelli del 2018 (+0,3% nel primo semestre del 2019), con esportazioni per 229,2 milioni di euro, sostenute in particolare dal comparto dell’abbigliamento (in crescita nel secondo trimestre del 6,0%). In linea con il 2018 la componente della maglieria, che ha registrato una crescita media annua nelle esportazioni degli ultimi dieci anni superiore al 6%.
Il distretto che si distingue per tassi di crescita e per variazione delle esportazioni è l’Olio umbro che, grazie al secondo trimestre (+10,0%), riesce a più che a compensare il calo dei primi tre mesi (-4,1%) e realizza esportazioni per oltre 95 milioni di euro (+3,3% nel primo semestre).
Battuta d’arresto per il Mobile dell’Alto Tevere
Dopo otto trimestri di crescita, il distretto del Mobile dell’Alta valle del Tevere segna invece una battuta di arresto, con una riduzione nelle esportazioni nel secondo trimestre del -3,1%, ma complessivamente nel 2019 mantiene un andamento positivo con vendite all’estero sostanzialmente allineate al dato del 2018 (+0,7%).
I mercati mondiali
Dal punto di vista dei paesi di destinazione, nel primo semestre si consolidano gli scambi verso gli Stati Uniti (+4,9%) che con oltre 77 milioni di euro rappresentano più di un quinto dell’export distrettuale. Ancora superiore alla crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti in valore, si evidenzia l’incremento delle esportazioni verso il Giappone trainato in particolare dal distretto dell’Olio umbro. In riduzione le vendite distrettuali verso la Svizzera (-25,3%) condizionate in particolare dal calo del secondo trimestre (-39,2%).
Il quadro relativo all’ultima parte dell’anno rimane estremamente incerto e condizionato dalle tensioni presenti sui mercati internazionali che restano altissime (guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, tensioni in Medio Oriente, Brexit, proteste antigovernative e disordini ad Hong Kong, dazi americani su circa 7,5 miliardi di import dall’UE dal 18 ottobre). Il contesto si presenta volatile e ambiguo: per le imprese distrettuali sarà fondamentale saper cogliere le opportunità di crescita che potranno emergere nelle varie aree del mondo, cercando di gestire le eventuali chiusure o tensioni presenti di volta in volta nelle varie aree mondiali.
L’analisi
“Nei primi 6 mesi dell’anno in Umbria abbiamo erogato quasi 260 milioni di euro di credito alle imprese, sostenendone gli investimenti e la progettualità, incentivando progetti di crescita, innovazione, internazionalizzazione, digitalizzazione e circular economy, oggi più che mai leva strategica per le PMI – spiega Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo -. Conta moltissimo la capacità di saper cogliere i segnali e le opportunità offerte dal contesto e il nostro Gruppo è in grado di offrire servizi e strutture di consulenza che possono accompagnare l’impresa nelle scelte più delicate e strategiche. Il ritorno ad una variazione positiva del valore delle esportazioni sottolinea infine come le imprese distrettuali umbre sappiano orientare la propria attività verso mercati sempre più complessi e articolati, nonostante l’elevata volatilità del contesto economico internazionale”.