(Ore 21.53) – Incredibile ma vero, l’Italia c’è anche nell’atletica. Il 36enne di Latina Fabrizio Donato ha conquistato uno strepitoso bronzo nella specialità in cui pochi mesi fa si era laureato campione europeo: il salto triplo. Fantastica la gara di Donato, che al quarto turno ha piazzato il salto da medaglia atterrando a 17.48 metri. Davanti a lui solo gli inarrivabili americani Taylor e Claye. E se Donato è nella fase finale della carriera, l’Italia può gioire per aver già trovato il suo degno erede. E’ il 23enne Daniele Greco, superbo anche lui nella gara di stasera, chiusa al quarto posto con la misura di 17.34.
Tuffi – Comunque brava Noemi Batki, che ha chiuso all’ottavo posto la finale della piattaforma 10 metri col punteggio di 350.05. L’azzurra ha migliorato il suo piazzamento in classifica generale, ma non ha potuto nulla contro i “mostri sacri” della specialità, prima fra tutte la cinese Chen, medaglia d’oro con l’incredibile punteggio di 422.30.
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E’ arrivata finalmente la prima medaglia italiana nel nuoto. L’ha conquistata nella granfondo 10 km la bolognese Martina Grimaldi, giunta terza al traguardo al termine di una gara nuotata con grande regolarità e sempre nel gruppo delle migliori. A metà gara Martina era addirittura seconda, con l’ungherese Risztov nel mirino. Verso la fine però, la nuotatrice magiara è stata autrice di un grande forcing, che non ha lasciato scampo alle avversarie. Martina è stata comunque bravissima a non mollare, toccando il pannello dell’arrivo dietro all’ungherese e all’americana Anderson.
Canoa – Giù il cappello dinanzi a Josefa Idem, capace a 48 anni di sfiorare il podio in una finale olimpica. 3 soli decimi di secondo hanno separato la straordinaria campionessa dalla medaglia di bronzo nel K1 500. Una grande finale di Josefa, partita in progressione ai 200 metri dall’arrivo e in spinta fino ai meno 20, quando le forze le sono venute un po’ meno. Il quinto posto finale è comunque un grande risultato anche se, da grande agonista qual è, l’azzurra non è apparsa per nulla soddisfatta dell’esito della gara. Ci teneva a chiudere la carriera ancora meglio di quanto non abbia fatto.
Ginnastica ritmica – Volano le farfalle azzurre. Le campionesse mondiali Elisa Bianchi, Elisa Santoni, Romina Laurito Anzhelika Savrayuk, Marta Pagnini e la spoletina Andreea Stefanescu sono al secondo posto nell’all around a squadre dopo il primo esercizio alle cinque palle. Domani torneranno in pedana per la seconda rotazione, che deciderà la finaliste. Per quanto riguarda il concorso individuale, dopo le prime due rotazioni Julieta Cantaluppi è 19esima in classifica generale, a due punti di distanza dalla decima piazza, l’ultima buone per entrare in finale. La “farfalla” azzurra ha commesso un pesante errore nelle fasi finali dell’esercizio ai cerchio, quando l’attrezzo le è scappato di mano. Un po’ meglio ha fatto con la palla, anche se il ritardo accumulato in classifica rende l’accesso in finale quasi impossibile.
Atletica – In quella che dovrebbe essere ancora una volta la serata di Usain Bolt, grande favorito per la finale dei 200 metri piani, l’Italia cercherà il colpaccio nella finale del salto triplo con Daniele Greco e Fabrizio Donato. I due azzurri scenderanno in pedana fra pochissimo forti della quarta e settima posizione conquistate ieri in qualifica. C’è speranza di medaglia.
Boxe – Il peso welter Vincenzo Mangiacapre è il terzo puglie italiano, dopo Clemente Russo e Roberto Cammarelle, a conquistare le semifinali (e quindi una medaglia) alle Olimpiadi di Londra. Nella tarda serata di ieri l’azzurro ha disputato un ottimo match contro il kazako Yeleussinov, battuto nettamente per 16 a 12. Mangiacapre ha esaltato il pubblico con una boxe molto spettacolare, fatta di attacchi e schivate rapidissimi, e ora punta dritto alla finale.
Tuffi – Per un soffio, ma ce l’ha fatta Noemi Batki a qualificarsi per la finale della pedana 10 metri, in programma tra pochissimo. Fuori dai giochi dopo i primi tre tuffi di semifinale, l’azzurra è rientrata tra le prime 12 nel quarto round ed ha avuto la certezza di essere in finale (in decima posizione) dopo il buon 68.85 del quinto ed ultimo tuffo. Sarà difficilissimo per lei insidiare le prime della classe, ma esserci è già un’impresa, visto che da 8 anni un atleta italiano non entrava in finale in questa specialità.
Vela – La regata finale della categoria 470, che avrebbe visto impegnati gli azzurri Zandonà e Zucchetti, è stata definitivamente rimandata per mancanza di vento. Prevista inizialmente per la tarda mattinata odierna, l’inizio era stato più volte posticipato, fino a quando gli organizzatori hanno capito che sarebbe stato il caso di lasciar perdere per oggi.
Jacopo Brugalossi
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