“Con quali criteri sarà affrontata l'emergenza abitativa dichiarata dal sindaco Nando Mismetti”? Se lo chiede Stefania Filipponi, che ha presentato in merito una dettaglia interrogazione consiliare. “La stampa locale ha riportato la notizia, secondo la quale, la giunta comunale avrebbe adottato un atto d'indirizzo finalizzato ad utilizzare le case costruite per far fronte all'emergenza sismica, sia quelle in legno che quelle in calcestruzzo, per affrontare l'emergenza abitativa – scrive la capogruppo di Impegno Civile – ed il sindaco precisa inoltre che, sono stati effettuati, da parte di un'apposita commissione, verifiche e controlli sull'utilizzo delle case popolari e sul rispetto dei beni stessi”. L'esponente di minoranza sottolinea pertanto che “per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, i beneficiari devono possedere determinati requisiti, che devono permanere durante la durata del rapporto” e chiede quindi al sindaco ed alla giunta comunale “quali soggetti compongono la commissione; l'arco temporale ed il numero dei controlli effettuati, anche in riferimento alla permanenza dei requisiti di assegnazione, e l'organo che li ha eseguiti; l'esito delle verifiche e quali le determinazioni assunte dalla commissione a seguito di tali accertamenti; quante sono le abitazioni destinate ad edilizia residenziale pubblica ovvero a canone concordato, sia di proprietà Comunale che dell'Ater; i costi per manutenzione ordinaria, straordinaria e per oneri condominiali sostenuti dal Comune di Foligno e dall'Ater”. La capogruppo Filipponi vuole anche sapere quali siano i soggetti beneficiari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ovvero a canone concordato – in riferimento alle fasce di reddito ed al numero dei componenti la famiglia-, la percentuale degli assegnatari italiani rispetto agli stranieri, se ci sono situazioni di morosità e, in tale ipotesi, i provvedimenti adottati”.