E’ avvenuta oggi (mercoledì 11 maggio), al santuario della Madonna del Transito di Canoscio, la prima riunione del neo eletto vescovo di Gubbio e Città di Castello, monsignor Luciano Paolucci Bedini, con i rappresentanti del clero tifernate, alla presenza dell’attuale amministratore apostolico monsignor Domenico Cancian (dal 6 aprile scorso ex vescovo tifernate).
Un primo “contatto” spirituale e non solo, dunque, proseguito in un incontro con giornalisti e sindaco, dove Paolucci Bedini ha ribadito la sua missione: “Riprendere un cammino di incontro e conoscenza con una realtà nuova, che diventa comunque sposa e figlia della propria opera pastorale. Il messaggio di Papa Francesco (che ha deciso questa unione, ndr) è quello di far capire come la chiesa non abbia confini e sia capace di toccare tutte le sensibilità, culture e realtà storiche”.
“All’inizio ci saranno molti chilometri da fare” ha scherzato il presule, annunciando poi, oltre all’intenzione e l’idea di venire a Città di Castello tramite il cammino di Francesco (da Gubbio), la data del suo insediamento ufficiale in Diocesi: nel pomeriggio di sabato 18 giugno al Duomo.
Cinquanta anni dopo l’esperienza di Cesare Pagani – che nel 1972 resse entrambe le Diocesi – torna dunque l’unione delle due Chiese “in persona episcopi”. Il vescovo Luciano Paolucci Bedini è nato Jesi il 30 agosto 1968 a Jesi. Il 30 settembre 1995 è stato ordinato sacerdote e poi, il 29 settembre 2017, vescovo di Gubbio.