Maggioranza spaccata a Spoleto sul nuovo supermercato che dovrebbe sorgere al rione “Casette”, tra via Camillo Bezzi e via Caduti di Nassirya. L’area di cantiere è stata delimitata già da diversi mesi, mentre nelle ultime settimane sembra essere stata chiusa in “appoggio” anche l’area verde interna all’adiacente rotatoria. Ma per poter dare il via ai lavori manca una variante al piano regolatore generale che trasformi quel lotto di terreno in zona commerciale.
La pratica, però, ieri ha fatto saltare il Consiglio comunale, chiamato a deliberare appunto la variante al Prg per autorizzare il nuovo supermercato (si tratta del discount Md), a pochi passi dalla scuola primaria di Villa Redenta e dall’azienda Italmatch. L’atto è passato in Giunta ma non in commissione: sono infatti emersi i malumori interni alla maggioranza, con l’astensione di tutti i commissari, compresi quelli di minoranza. Ed ora la pratica del nuovo supemercato è destinata a tornare all’attenzione della massima assise cittadina giovedì prossimo.
Ma intanto a stigmatizzare quanto accaduto nell’ultima seduta, con la maggioranza che appunto ha fatto mancare il numero legale, sono i consiglieri di minoranza in una nota congiunta. Vale a dire Maria Elena Bececco, Diego Catanossi, Giancarlo Cintioli, Alessandro Cretoni, Alessandra Dottarelli, Sergio Grifoni, Paolo Imbriani, Gianmarco Profili e Paolo Piccioni.
“Durante l’ultimo Consiglio comunale – evidenziano le opposizioni – è stata messa in atto l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza dell’amministrazione a cui fa capo il sindaco Sisti. Poco prima dell’inizio della discussione di una pratica inerente la variante al Piano Regolatore, per rendere commerciale un’area in Via Caduti di Nassirya in vista della realizzazione di una media struttura di vendita, i consiglieri di maggioranza hanno chiesto la sospensione della seduta.
Da evidenziare che il provvedimento, approvato dalla giunta, già in Commissione consiliare aveva registrato l’astensione di tutti i membri della maggioranza. Dopo aver discusso a lungo fuori dall’aula, tentando invano di sedare i litigi interni, i consiglieri di maggioranza non si sono degnati di tornare in aula per discutere la pratica. Rimasti pazientemente in aula al momento dell’appello soltanto i consiglieri di opposizione, il Consiglio è stato sciolto per mancanza del numero legale.
Risulta sempre più evidente la debolezza di un’amministrazione che, nonostante le dichiarazioni di ostentata unità effettuate ieri in aula, appare composta da separati in casa, non in grado di prendere decisioni e non all’altezza della situazione. Le divisioni, dunque, prima o poi vengono a galla e, se a queste uniamo l’incapacità di condurre i processi politici, ecco palesarsi in modo evidente una pessima gestione della città che non lascia intravedere nulla di buono per il futuro”.