Un nuovo ‘marchio’ per Spoleto e la sua vallata, un nuovo logo e un claim che si prefigge di poter sostituire il famoso ma sempre meno attuale “La città che vive tutto l’anno”. E’ questo il frutto della Tesi discussa nei giorni scorsi all’Università Tor Vergata di Roma a conclusione del Master di II livello in Comunicazione istituzionale che l’ateneo da anni realizza con successo in collaborazione con il consorzio Baicr Cultura della Relazione.
Il lavoro è stato realizzato da un gruppo di cinque frequentatori che negli scorsi mesi hanno studiato il territorio incontrando diversi stakeholder tra i quali i sindaci di Spoleto e Campello, Daniele Benedetti e Paolo Pacifici, e i presidenti delle associazioni di categoria di Assindustria, Confcommercio, Confesercenti e ConSpoleto.
Il gruppo era composto da Carlo Ceraso (funzionario del Ministero della Difesa e giornalista di Tuttoggi), Stefano Paolucci (colonnello dei Carabinieri e capo ufficio bilancio del Comando Generale dell'Arma), Daniela Pontecorvi (funzionario Inps), Doriana Scarsella (traduttrice) e Sonia Vallone (docente). Nel corso della discussione è stato proiettato anche un breve video sulle bellezze del territorio dei due principali comuni della vallata, Spoleto e Campello appunto.
La Commissione – presieduta dal professor Francesco Saverio Marini e composta dai professori Donatella Morana, Teresa Di Giovanni, Ermanno Germani, Concetta Giunta e Luca Pirozzi – si è complimentata con il team project per l’originalità del lavoro che, come ha sottolineato la professoressa Di Giovanni, potrebbe essere “adottato da qualunque città con caratteristiche simili a quelle di Spoleto”. Anche in virtù del percorso di studio svolto, i cinque frequentatori hanno tutti ottenuto il fatidico 110 e lode.
Il sindaco Benedetti si è già complimentato con il team – che ha messo a disposizione gratuita della città il marchio – e invitato lo stesso a Spoleto per poter visionare l'elaborato. Anche il primo cittadino di Campello Pacifici ha voluto esprimere le proprie felicitazioni ai frequentatori del Master universitario.
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