Il Cts (Comitato tecnico scientifico) umbro approva le ordinanza dei sindaci del Perugino, dove si sospetta circoli una variante più aggressiva del Coronavirus.
Il Cts ritiene confortanti i dati che provengono da Magione, dove alcuni dei provvedimenti poi estesi a un’altra trentina di Comuni (il coprifuoco anticipato, chiusura delle aree pubbliche, limiti alla spesa) stanno portando ad una flessione della curva dei contagi. I positivi nel Comune sono 176, ai livelli del 10 gennaio.
Purtroppo però c’è stato un nuovo decesso (il quarto) tra gli ospiti di Casa Serena, dove si è sviluppato il focolaio Covid che ha colpito tutti gli anziani residenti e diversi operatori.
Non erano state chiuse le scuole a Magione, con le prime ordinanze. Cosa che Cts, Asl e Regione hanno raccomandato ai sindaci con più alta incidenza di contagi. Provvedimento discusso, che alla fine molti sindaci hanno assunto.
Proprio alla luce della possibile circolazione della variante del Covid il Cts ribadisce l’importanza della chiusura delle scuole, “alla luce dell’incremento del tasso di incidenza sulle fasce giovanili, peraltro dimostrato in caso di variante”.
A proposito della sospetta variante brasiliana, il Comitato Tecnico Scientifico e il Nucleo Epidemiologico condividono le risultanze delle indagini condotte dall’Istituto Superiore di Sanità su un lotto di tamponi inviati dalla Direzione Salute della Regione Umbria.
Nel corso della riunione sono stati analizzati i dati dell’attuale contesto epidemico che, nel distretto del Perugino, mostra una diffusione dei contagi più alta della media nazionale e delle altre aree della regione.
Circa le indagini condotte dall’Iss, eventuali conferme potranno arrivare dai sequenziamenti che l’Istituto opererà su un secondo lotto di tamponi inviati martedì e ai quali è stata data priorità di esame.
La situazione umbra comunque, richiederà, nelle prossime 2 settimane, un attento monitoraggio per verificare l’efficacia delle misure di contenimento dell’epidemia. La Direzione regionale è in collegamento costante con il Ministero della Salute e con l’Istituto di Sanità per coordinare gli interventi per la migliore tutela della popolazione.