Quando sportivamente tutto sembra mettersi sul giusto binario, ecco arrivare sullo Spoleto Calcio una tegola che in qualche modo era già preannunciata. Nella giornata del 30 settembre è stata infatti emessa la sentenza di primo grado, dal Tribunale di Pescara, sul crac del Pescara Calcio.
Massimiliano “Max” Pincione, attuale braccio destro della nuova presidentessa dello Spoleto Calcio, Norah Bint Saad Al Saud, ed ex-presidente del Pescara Calcio, è stato condannato a 3 anni di reclusione per aver distratto 190 mila euro dalle casse del club pescarese con un bonifico in favore della società inglese Camilla Ltd, che, in base alle risultanze del processo, sarebbe risultata a lui riconducibile.
Condannati insieme a Pincione a due anni di reclusione a testa l’altro ex-presidente biancazzurro, Gerardo Soglia e il fratello Francesco Soglia, ex-vicepresidente del Pescara. Tutti gli imputati inoltre sono stai condannati anche a pagare in solido la parte civile con una provvisionale di 200 mila euro.
Pincione dal 2015 al 2017 è stato anche presidente del Football Club Grosseto. Anche in questo caso un’avventura sportiva conclusasi in malo modo coi biancorossi privati dello stadio, sprofondati in Eccellenza e poi scomparsi, sportivamente parlando. Discussioni anche con i creditori. Ma questa è una storia su cui ancora non ci sono sentenze definitive, a quanto pare.
Resta il fatto incontrovertibile che la nuova compagine societaria dello Spoleto Calcio ha un problema da risolvere. Come, lo si potrà vedere nei prossimi giorni.