Non c’è pace nella ‘guerra’ a suon di comunicati stampa tra la Giunta, attesa giovedì dalla mozione di sfiducia presentata da 15 consiglieri, e i partiti e liste civiche dell’opposizione che ogni giorno mettono in luce qualche nuova ‘grana’ per l’amministrazione.
La nuova grana sul recupero dell’Anfiteatro
Di queste ore la nuova ‘grana’ innescata dai consiglieri Gianmarco Profili, Roberto Settimi (Alleanza civica) e Ilaria Frascarelli (Spoleto popolare) che riguarda il recupero dell’Anfiteatro romano con i fondi del Next Generation EU.
I tre consiglieri in premessa ricordano che “i Piani di ripresa e resilienza dovrebbero essere composti “da riforme e investimenti, raggruppati in componenti coerenti”, che “dovrebbero avere una granularità/specificità sufficiente per mostrare un collegamento diretto tra le misure proposte”. Inoltre, gli Stati membri sono invitati a dettagliare gli investimenti e le riforme inclusi nella componente, il loro contributo previsto, gli obiettivi, i relativi traguardi e tempistiche, il loro finanziamento e costo. Il 70% dei fondi dovrà essere impegnato tra il 2021 e il 2022, mentre il restante 30%, dovrà essere speso nel 2023. Il lavori dovranno terminare ed essere rendicontati entro il 2026”.
“Il sindaco de Augustinis ha illustrato alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei il recupero dell’Anfiteatro romano, con l’obiettivo di inserire l’intervento nei piani della finanziaria e ottenere le risorse necessarie. Considerando che il progetto presentato dal Comune nella seconda metà degli anni 2000 alla Regione, è un progetto Preliminare generale che è stato approvato in via tecnica con delibera di giunta n.402 il 19 settembre del 2006, a cui non è stato dato seguito (se non per una piccola parte con il finanziamento per circa 3 milioni di euro ottenuto dalla precedente giunta, quella del compianto Sindaco Cardarelli), la scelta dell’attuale giunta de Augustinis, se lodevole in astratto, rischia di essere esclusa. Infatti le tempistiche imposte dalle linee guida EU, sopra richiamate, fanno ritenere inverosimile che l’intervento con progetto Preliminare riesca ad ottenere, in un area vincolata come quella dell’Anfiteatro Romano, le relative autorizzazioni per riuscire ad impegnare le risorse entro il 2023, e poi rendicontarle entro il 2026”.
L’accesso agli atti e la nuova ‘grana’
“Per questo dopo i rulli di tamburo e gli annunci del Sindaco de Augustinis” continuano Profili, Settimi e Frascarelli “abbiamo fatto un accesso agli atti in comune, per capire meglio cosa fosse stato chiesto e quale fosse lo stato dell’arte.
Abbiamo così letto, nella lettera di trasmissione inviata dal sindaco de Augustinis alla Presidente Tesei con la quale ha chiesto di finanziare l’intervento, che il progetto Preliminare approvato dalla giunta nel 2006, cosi come riportato nella delibera stessa, si trasforma secondo quanto scritto dal Sindaco de Augustinis, in un progetto Esecutivo! “
Poi l’attacco: “Possibile che il Sindaco de Augustinis non sappia la differenza tra un progetto Preliminare ed un progetto Esecutivo? Un uomo di legge non conosce la differenza? Oppure come spesso diceva l’On. Giulio Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.
La sconcertante realtà è che a prescindere dall’errore, “definiamolo così”, contenuto nella lettera a firma del Sindaco de Augustinis, che preferisce la politica dell’apparire a quella dell’essere, il rischio concreto che si profila è che anche questa volta la città di Spoleto rischia di perdere l’ennesima occasione di finanziamento di opere per la città. Sarebbe l’ennesimo fallimento di questa giunta, che si andrebbe a sommare a quelli dei fondi persi del MIUR, dell’ANAS e del ministero dell’Interno, fallimenti che si andrebbero a ripercuotere sulla nostra fragile e martoriata città”.
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