Il comitato: "Il progetto Anas che interessa la ss 685 ‘Tre Valli’ in Valnerina avrà un impatto devastante dal punto di vista economico". Le spiegazioni di Anas e gli interventi dei politici
Nonostante la contrarietà dei cittadini costituitisi in comitato – che ha promosso recentemente un affollato e critico incontro a Sant’Anatolia di Narco – va avanti il progetto della nuova galleria lungo la Tre Valli, in Valnerina, tra Castel San Felice e Vallo di Nera. Mentre si prende tempo sulla variante di Serravalle – che prevede una strada sopraelevata di fronte alla frazione nursina -, dove oltre a mancare i fondi ci sono alcune questioni tecniche da risolvere. In generale “ci sono rettifiche da fare” secondo l’Anas alla luce di alcune contestazioni.
E’ quanto emerso durante la riunione della Seconda commissione della Regione Umbria, convocata dal presidente Valerio Mancini dopo le richieste di audizione del Comitato patrimonio Valnerina, preoccupato per il deturpamento dell’area, per eventuali ripercussioni sul tracciato della ex ferrovia Spoleto – Norcia e per la situazione dell’assistenza sanitaria nel territorio a fronte degli impattanti cantieri stradali in programma.
A sollecitare un confronto nella commissione competente era stato anche il consigliere del Movimento 5 stelle Thomas De Luca, accogliendo le istanze dei cittadini. Che contestano numerosi l’opera, al contrario delle amministrazioni comunali della zona (salvo rare eccezioni) che invece sono a favore degli interventi di Anas sul tracciato stradale.
All’audizione in Seconda commissione regionale erano presenti anche i rappresentanti dei comuni di Norcia, Cascia e Sant’Anatolia di Narco, l’ingegner Gianluca De Paolis di Anas (responsabile del procedimento per il progetto della variante stradale a Sant’Anatolia con la realizzazione della nuova galleria) e la dottoressa Anna Rita Bucchi, responsabile prevenzione incidenti stradali della Usl Umbria 2.
“Come punto di riferimento per le nostre azioni – hanno spiegato i rappresentanti del Comitato patrimonio Valnerina – abbiamo il progetto obiettivo MO5-01 del Piano regionale della prevenzione 2020-2025, consistente nell’implementazione del modello della ‘Salute in tutte le politiche’ secondo gli obiettivi integrati dell’Agenda 2030 per garantire l’attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di promozione della salute. Poiché l’equità in salute di una comunità è influenzata dagli aspetti sociali, economici e demografici che la caratterizzano, abbiamo commissionato su di essi uno studio che riguarda la Valnerina, che mostra la sua forte penalizzazione nel contesto regionale. In questo momento la priorità che si pone con assoluta urgenza è il progetto Anas che interessa la ss 685 ‘Tre valli’ in Valnerina, che avrà un impatto devastante dal punto di vista economico. Non si capisce nemmeno come l’annunciato intervento Anas salverà le tante aree verdi e di ristoro. I lavori saranno molto impattanti e altereranno fortemente la viabilità, per cui temiamo problemi per far affluire turisti a Norcia, Cascia e negli altri territori. Il progetto di Anas – hanno chiesto i rappresentanti del Comitato – va rivisto, siamo disponibili a confrontarci, i territori vanno sentiti, soprattutto in riferimento alla difficoltosa viabilità compresa tra Sant’Anatolia di Narco e Vallo di Nera e ai lavori su Serravalle”.
Gianluca De Paolis di Anas ha detto che “il progetto è stato ampiamente discusso, ha superato tutte le procedure ministeriali, molte interlocuzioni con i Comuni poi, dopo il parere favorevole del Ministero dell’Ambiente, quello della Conferenza dei servizi decisoria, quindi sono stati fatti tutti gli incontri preliminari, il progetto è stato reso ampiamente pubblico. Già più di 40 anni fa furono fatti interventi analoghi, ci sono gallerie datate con interventi di rettifica. Si cerca di rettificare per quanto possibile, poi ci sono i vincoli ambientali legati al territorio“. “Su Serravalle – ha invece spiegato – siamo ancora in una fase preliminare, comunque sono stati fatti incontri sul territorio, coinvolti gli enti locali, il territorio ci ha chiesto di risolvere le criticità di quella struttura. Resta il vincolo del ponte in muratura, non compatibile neanche con i vincoli idraulici. Si è studiato questo progetto ma è ancora tutto da vedere, ci saranno altri incontri per approfondire meglio la cosa. Si prevede di eliminare le criticità, di rendere più fruibile il percorso per le persone con un migliore traffico veicolare. Sia su Serravalle che sul percorso Sant’Anatolia di Narco-Norcia – ha ribadito – sono stati fatti incontri per presentare il progetto”.
Il Presidente del consiglio comunale di Norcia, Pietro Luigi Altavilla, in merito ai progetti di Anas sul territorio comunale nursino, ha ricordato: “abbiamo avuto un incontro ed era emerso ad esempio il caso della sopraelevata di 7 metri davanti al borgo di Serravalle. Dobbiamo considerare che viviamo di turismo, va fatto presente. Ci eravamo lasciati rinviando la soluzione dei problemi, ci aspettavamo novità”.
Per il sindaco di Cascia, Mario De Carolis, “l’isolamento della Valnerina ha portato a uno spopolamento feroce. Servono strade sicure e riduzione dei tempi di percorrenza. Tutti i sindaci del cratere hanno chiesto ai vari governi di creare infrastrutture adeguate per non far sparire territori che stanno morendo. La galleria di Sant’Anatolia ci toglie dall’isolamento, quei fondi che hanno aperto la Valle Umbra hanno apportato un vantaggio alla Valnerina. La strada è pericolosa, si verificano incidenti mortali, difficile anche venire a lavorare, spostarsi, si formano file con mezzi pesanti senza possibilità di sorpasso, si attraversano centri urbani, medici e insegnanti lamentano sofferenza e ritardi a causa della viabilità. Ma va rispettata la parte ambientale. La Spoleto Norcia è un patrimonio. La viabilità in Valnerina è una priorità”.
Nella replica di Anas, De Paolis ha detto che “sarà indetta un’altra conferenza dei servizi per accogliere alcune richieste come l’altezza della rotatoria e vedere l’aspetto legato alla ex ferrovia Spoleto Norcia. Ci sono alcune rettifiche da fare e le metteremo in discussione. Serravalle e strettoia del ponte sono problemi da risolvere. Faremo conoscere gli aggiornamenti e saranno condivisi”.
Da registrare in Commissione anche l’intervento del sindaco di Sant’Anatolia di Narco, Tullio Fibraroli, che ha ricordato che c’è stato un “confronto con il commissario straordinario sulla Valnerina, incontri con la presidente Tesei e l’assessore Melasecche, con Anas. Sul completamento della Tre Valli i sindaci sono preoccupati per la tutela dell’ambiente, e della Spoleto Norcia con un tracciato da recuperare. Comprendiamo i problemi delle associazioni ma va anche valutato il miglioramento della Tre Valli, cui non si può rinunciare. Si tratta di un progetto nato addirittura dopo il sisma del 1979. Ascoltiamo il territorio ma non possiamo non migliorare la viabilità, su cui si basa lo sviluppo del territorio stesso. Dobbiamo analizzare le problematiche. Bene un confronto con i cittadini, ma non esageriamo su certe situazioni. Tutti i sindaci hanno votato il miglioramento dell’asse viario. Non mi pare che la Spoleto – Norcia venga troncata”.
Il presidente del Comitato “Patrimonio Valnerina”, Francesco Rotondi, ha ribadito che “l’obiettivo è fare della Valnerina un percorso turistico da valorizzare attraverso un progetto complessivo. Le strade belle vengono tutte promosse e la Valnerina già è fra le più belle d’Italia, basta farne un progetto regionale, questo ci farà risorgere dalle ceneri del terremoto. Eliminare i tanti semafori che ci sono nelle vie di comunicazione, perché i flussi turistici sono spariti con semafori e cantieri. Le attività economiche sono in sofferenza e se riblocchiamo la Valnerina la crisi si acuirà. Tutti i commercianti sono molto preoccupati. Un esercito di cantieri che potrebbe deviare il traffico sulla strada che passa sopra la Valnerina sarebbe un disastro a livello turistico che si ripercuoterà a livello sanitario e sul turismo. I sindaci si confrontino coi loro cittadini. Abbiamo chiesto al comune di Norcia la sala digipass per parlarne coi sindaci a febbraio, li aspettiamo. Vogliamo un dialogo con Anas e sindaci. Le soluzioni possono essere trovate. Non mandiamo via i giovani che devono andare a lavorare lontano, non ci isolate con troppi cantieri. Le ambulanze non si possono fermare a tutti i segnali intelligenti. Non solo i sindaci devono prendere parte alle decisioni sul futuro dei territori ma, come chiede anche l’Agenda 23, anche i cittadini, per costruire un futuro diverso, con progetti sinergici. Non distruggiamo la strada, perdendo flussi turistici”.
Ad intervenire anche il consigliere regionale nursino Vincenzo Bianconi (vice presidente Seconda Commissione): “Occorre dare priorità ai punti ad altissimo rischio, dove due autobus che passano contemporaneamente rischiano di scontrarsi. Si sarebbero dovute considerare tutte le possibilità di allargamento della strada per rendere possibile, di tanto in tanto, qualche sorpasso. Poi, si può fare di meglio? Forse le risorse potevano essere distribuite diversamente. Occorrono anche garanzie da Anas circa il dramma cui abbiamo assistito in termini di viabilità, fra chiusure notturne di gallerie, semafori dietro curve cieche, punti dove potevano esserci ecatombe. Come si pensa di gestire tutto questo? Ormai tutti passano per Foligno, quelli li abbiamo persi”.
“Mi chiedo qual è l’analisi fatta – è stato l’intervento di Thomas De Luca (M5s) – sulla priorità degli interventi. Parliamo di due tir che quando passano non c’entrano. Milioni di euro per l’intervento dal cimitero di Norcia a Vallo di Nera e si verificano incidenti mortali altrove. Chiedo ad Anas per quale motivo non siano priorità. La gestione dei cantieri ha penalizzato tutti, a fine lavori rischiamo che certi territori della Valnerina non esistano più. Le infrastrutture sono fondamentali e vanno collegate col tema dei servizi sanitari e dell’istruzione”.
Michele Bettarelli (Pd): “Potevamo fare meglio? Fatto salvo che ci sono dei luoghi decisori come le conferenze dei servizi, ci sono progetti ministeriali, finanziamenti che una volta che si perdono non rientrano. Credo che vada trovato il miglior punto di caduta per salvaguardare lo sviluppo del territorio. Le infrastrutture servono, se ci sono i finanziamenti non vanno persi, le strade vanno fatte. Non tutto passa per la viabilità ma il turista che va a cercare luoghi ameni, se ci arriva a fatica o non c’è più nessuno, se non ci va il medico e bisogna eventualmente andare al pronto soccorso, non tornerà. Se ci sono finanziamenti e c’è la possibilità di ottimizzare senza perdere risorse va bene”.
E’ intervenuto nuovamente De Paolis per l’Anas a replicare su alcuni punti: “Non si risolvono tutte le criticità, ma una parte di esse sarà risolta dagli interventi del Pnrr, apposti sulla base delle criticità individuate negli anni di gestione dell’arteria, poi ci sono gli interventi più vecchi di rettifica delle curve, delle intersezioni a raso come Vallo di Nera. Non chiudiamo tutte le necessità, ci dovranno essere altri interventi in futuro. Quella per Serravalle è stata individuata come unica soluzione possibile per risolvere la criticità relativa. Non si trovava una soluzione perché è impossibile allargare il ponte, a causa dei vincoli e del problema idraulico. Interventi che comunque sono stati resi pubblici e discussi”.
A chiudere l’incontro il presidente della Commissione regionale Valerio Mancini (Lega): “Dagli interventi ascoltati oggi in Commissione arriveremo a una preposizione da portare all’attenzione del Comitato. Mi preme evidenziare ai cittadini di Norcia che non manca lo sforzo della Regione e del Commissario straordinario, che ha ereditato situazioni antiche. Serve una semplificazione burocratica. Gli abitanti della Valnerina hanno diritto alla sicurezza e anche che sia un’opera bella. La Commissione è venuta a Norcia, a testimonianza dell’attenzione rivolta alla Valnerina. Ci vorranno anni ma è importante iniziare. Queste opere sviluppano l’economia. La Valnerina deve avere questa visione. Faremo un approfondimento e suggeriremo con un documento quanto dovuto alla Giunta regionale. Questo tavolo rimarrà aperto. Il progetto dunque serve ma a determinate condizioni. Si vuole l’opera ma in un modo diverso”.