“Siamo stati scaricati dai sindacati, di noi non interessa a nessuno” – è il commento amaro di alcuni dipendenti del gruppo Ex Novelli di Terni all’indomani dell’accordo firmato ieri pomeriggio al Mise. Tra la soddisfazione generale di tutte le parti, dal Governo, alle istituzioni locali fino ad Alimentitaliani Srl, gli amministrativi di Terni sono tagliati di 35 unità, 2 in più rispetto alle 33 previste nella fase pre accordo. È forte il timore fra i dipendenti che gli esuberi potrebbero ricadere sui 29 che in questi giorni hanno manifestato contro l’azienda e sono attualmente in ferie forzate, mentre i rimanenti 6 sarebbero ‘pescati’ tra coloro che non hanno aderito allo sciopero.
“A maggio scatterà la cassa integrazione a ore zero – continuano i lavoratori – e per il momento non sappiamo ancora se e come continueremo a lottare. Sicuramente non lo faremo attraverso i sindacati, ma eventuali azioni saranno frutto di iniziative private”.
L’accordo firmato ieri, sotto l’egida del viceministro Teresa Bellanova, prevede il taglio degli esuberi, da 79 a 75 e Alimentitaliani si impegna a investire circa 30 milioni di euro nei prossimi anni nei vari siti che a dicembre sono stati ceduti alla famiglia Greco al costo simbolico di 1 euro.
Di nuovo c’è qualche lieve modifica sugli esuberi e l’incentivo di 25mila euro per chi se ne va spontaneamente (letteralmente incentivo per la “non opposizione al licenziamento”), che sarà erogato in 12 mensilità.
In sintesi il piano prevede:
– l’utilizzo degli ammortizzatori (per i siti ternani compresi nell’area di crisi) e un incentivo all’esodo per gli esuberi per i siti di Cisterna di Latina e Spoleto (Fattorie Novelli).
– L’anno di cigs per area di crisi complessa riguarda anche gli esuberi registrati tra i dipendenti di Alimentitaliani degli altri siti (Spoleto, Amelia, etc) che saranno assorbiti presso la sede di Terni.
– L’intesa prevede, inoltre, anche un impegno per l’utilizzo di ammortizzatori, qualora necessari, per il sito di Muggiò e un apposito tavolo di confronto in sede di Regione Lombardia.
– Per il sito di Cisterna è prevista anche un’opzione per la ricollocazione nel perimetro del sito per i prossimi 3 anni qualora si intraprendessero nuove attività produttive.
– Per tutti i siti si è convenuto un taglio degli scatti di anzianità (con possibilità di recupero nella fase di gestione dell’accordo) al fine di limitare ulteriori esuberi che avrebbero riguardato indistintamente tutti i siti, come da piano originario dell’azienda. Gli scatti saranno tagliati tranne per i salari più bassi (1500 euro lordi) e saranno maturati daccapo a partire dal primo maggio 2017.
Tale accordo sarà sottoposto nei prossimi giorni dai sindacati alle assemblee dei lavoratori, che, il condizionale è d’obbligo, tutti i siti della ex-Novelli. Ma non a Terni dove è certo che gli amministrativi voteranno compatti contro il documento approvato al Mise.