Dieci giorni di sciopero ad oltranza, ma, domani, gli amministrativi di Terni dell’ex Gruppo Novelli rientreranno al proprio posto di lavoro per dare un segnale forte all’azienda sulla volontà di ricucire lo strappo con Alimentitaliani Srl che, lo scorso 7 aprile, aveva perentoriamente annunciato “decisioni irreversibili” sugli esuberi.
Nella giornata di oggi, invece, una nota delle sigle sindacali, sembra tenere acceso un piccolo spiraglio di luce, per una nuova trattativa: “Si è tenuto oggi il coordinamento sindacale di Alimentitaliani per valutare l’esito del lavoro svolto dal tavolo ministeriale che in questi mesi ha provato a determinare un esito positivo della vertenza. A fronte delle valutazioni svolte il coordinamento ha deciso di proporre all’azienda e alle istituzioni un’immediata riapertura della trattativa al fine di una mediazione ancora possibile. Auspichiamo, a fronte di questo invito, che l’azienda non proceda ad atti unilaterali, in tal caso le organizzazioni sindacali metteranno in campo un’iniziativa sindacale di Gruppo in una logica di solidarietà e unità del gruppo”.
Un ultimo disperato tentativo di recuperare una situazione che sembra comunque compromessa. La speranza è che l’atteggiamento di responsabilità dei lavoratori venga recepito da Alimentitaliani e che si possa aprire un nuovo tavolo al Mise al più presto per cercare ancora la mediazione delle istituzioni.
Qualora anche questo tentativo dovesse fallire, come lasciato intendere dai sindacati, la prospettiva sarebbe quella di uno sciopero generale di tutti i siti produttivi legati al gruppo.