di PD Montefalco
Esclusione del trebbiano da quasi tutto il territorio, domande di sopralluoghi per terremoto inevase, condoni fermi, presenze turistiche in picchiata: l'Amministrazione di destra è ferma al palo
Oltre ai sorrisi convenevoli, alle pacche sulle spalle e al gridare al lupo al lupo dell'attuale amministrazione di centro destra, per la prima volta chiamata ad amministrare e non a vivacchiare, i cittadini di Montefalco non ricorderanno nulla. Gli anonimi 18 mesi di governo avrebbero, comunque, richiesto un resoconto da parte della giunta con un' adeguata relazione in consiglio comunale, come previsto d' altronde dalla legge, dallo statuto e dal buon senso. Relazione che sarebbe dovuta vertere su quanto sin qui fatto e su ciò che realmente riguarda il futuro della città come la riconversione dell'ex ospedale. Invece coloro che amministrano la città fanno strafalcioni istituzionali a go-go e colgono l'occasione di un manifesto del Partito Democratico per buttare in aria un pò di numeri a mò di sabbia controvento, nel disperato tentativo di ottenere un consenso ormai evaporato, per di più utilizzando i soldi di tutti i cittadini per fare una campagna affissioni contro il Partito Democratico.
Numeri, cifre ed incisi che possono valere qualcosa sul quotidiano, ma che non provano mai ad abbozzare mai un seppur minimo disegno su quello che la città farà domani. Tanta puntualità e frenesia nel leggere, e forse non comprendere, delibere e scartoffie addirittura del 2000 avrebbe chiesto uguale zelo nel ricordare i veri dati politici di competenza esclusiva di questa giunta che equivalgono a sonore sconfitte politiche per la città di Montefalco: esclusione dalla doc trebbiano di quasi tutto il territorio comunale, decine di domande di sopralluogo per terremoto inevase, condoni fermi, presenze turistiche in picchiata conseguenza della scomparsa della città dal panorama culturale nazionale.Ma dire la verità politica, ormai lo sappiamo, non è sicuramente costume degli attuali amministratori che hanno una coerenza politica alquanto discutibile: si dichiarano contro le tasse e poi le aumentano alla prima occasione come il caso della Tia, sono accesi sostenitori di Brunetta in pubblico per poi addivenire a più blande conclusioni quando si tratta di applicare tali principi sul serio, parlano e straparlano per 18 mesi delle spese legali sostenute, tanto per essere chari, dalla precedente amministrazione per difendere amministratori e dipendenti comunali, ma mai ne spiegano l'origine.