Un nuovo provvedimento di sequestro è stato emesso per il Centro Boeri di Norcia, la struttura polivalente inaugurata nell’estate del 2017 alle porte della città di San Benedetto e finita sotto sequestro a marzo 2018. Il giudice per le indagini preliminari Federica Fortunati ha infatti confermato nella giornata di mercoledì, di fatto, il provvedimento che era stato emesso da un altro gip prima di lei e che era stato annullato però dalla Cassazione per le motivazioni ritenute non adeguate.
La decisione arriva una settimana prima dell’udienza preliminare a carico del sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, che aveva firmato il permesso a costruire utilizzando la normativa emergenziale post sisma, e del progettista, l’architetto Stefano Boeri. Entrambi sono accusati di abuso edilizio e deturpamento delle bellezze naturali, mentre il primo cittadino deve rispondere anche del reato di falso per gli atti autorizzativi firmati. A difendere Alemanno in aula sono gli avvocati Massimo Marcucci e Luisa Di Curzio, mentre Boeri è rappresentato dall’avvocato Francesco Arata.
Secondo la tesi accusatoria, il centro Boeri sarebbe stato costruito in deroga alla normativa ordinaria utilizzando in modo improprio quella straordinaria prevista per il terremoto, essendo l’area sottoposta a vari vincoli, quelli imposti dal Parco dei Sibillini ma anche dall’area Natura 2000 e dall’essere sito di interesse comunitario. Ciò aveva quindi portato la Procura di Spoleto a chiedere ed ottenere il sequestro, che era stato disposto dal gip Francesco Salerno poco meno di un anno fa, tra le polemiche della comunità nursina.
I sigilli erano stati motivati con l’interesse a non aggravare la situazione dell’area vincolata in cui sorge il padiglione, che ospitava convegni ed iniziative pubbliche, ma anche spettacoli teatrali ed il consiglio comunale. Contro il sequestro avevano proposto ricorso in Cassazione per saltum gli avvocati Marcucci e Di Curzio. Una istanza accolta, con la Suprema corte che però aveva rinviato gli atti di nuovo al tribunale di Spoleto per un nuovo esame e la struttura che era rimasta sotto sequestro. Nelle scorse settimane erano arrivate anche le motivazioni della sentenza degli ermellini, che entrano pesantemente nel merito della vicenda giudiziaria ancora in corso, rilevando tuttavia che nelle motivazioni del gip Salerno non era stato indicato il danno ulteriore che l’uso del Centro Boeri può comportare tanto da rendere necessario il sequestro.
“Centro Boeri non è temporaneo”, doccia fredda della Cassazione | Ma sequestro non motivato
Ora, quindi, si è espresso un nuovo gip del tribunale spoletino, che, però, ha evidentemente ritenuto sussistenti i rischi che comporterebbe far tornare ad essere fruibile la struttura. Un pronunciamento che era atteso proprio in vista dell’udienza gup, fissata per il 16 gennaio.