“Mentre i treni si fermano, gli aerei non volano e i posti di lavoro diminuiscono in Umbria l’unica cosa a cui si pone attenzione sono i nuovi dirigenti per palesi aggiustamenti politici interni alla maggioranza”. Lo afferma il consigliere Claudio Ricci (Ricci presidente), facendo riferimento alla legge che verrà discussa mercoledì 18 dall’Assemblea legislativa e che istituisce la figura del direttore generale della Regione.
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Per Ricci si tratta di “uno scandalo senza limiti: un ulteriore quadro dirigente, con tanto di indennità aggiuntiva (rispetto allo stipendio già alto) del 10 percento. Stavolta è troppo e se, come scritto dai quotidiani, da mesi, questo posto verrà occupato dal nome che circola per lasciare libera la poltrona affinché sia assegnata ad una componente politica della maggioranza (una cosa che al confronto il famoso manuale Cancelli sembra essere il libro Cuore), si andrebbero a determinare profili che mi auguro, vivamente, saranno oggetto di controllo da parte degli organi preposti. Un fatto di una gravità assoluta, mai riscontrata in Umbria”.
Claudio Ricci si augura “che i consiglieri regionali di maggioranza, consapevoli di quanto grave sarebbe l’approvazione di questo atto, si rifiutino si compiere questo passo istituzionale inopportuno. Ovviamente se il nome del direttore generale sarà casualmente quello citato, da mesi, sui quotidiani e sussurrato nemmeno troppo a voce bassa, in ogni ambito regionale, sarà inevitabile da parte mia la segnalazione alla Corte dei Conti regionale e alla Procura della Repubblica”.