Perugia

Nodino, i 5 “paletti” di Progetto Perugia

Nel dibattito “Nodino sì, Nodino no”, anche Progetto Perugia dice la sua. Ed è una parola pesante, forte dei 5 consiglieri e dei 3 assessori che esprime a Palazzo dei Priori.

Per Progetto Perugia il tema non è se fare il Nodino, ma come realizzare la bretella e le altre opere per decongestionare il traffico, impattando il meno possibile sull’ambiente.

“Comprendiamo e anche condividiamo – la premessa di Progetto Perugia – l’obiettivo di Anas di voler fluidificare il traffico che percorre la E45 tra Orte e Cesena, evitando ai mezzi in attraversamento del nostro territorio – in particolare a quelli pesanti – di ingolfarsi nell’area di Ponte San Giovanni e contribuire ad una situazione, ormai, di vero e proprio caos del tratto dell’E45. Allo stesso tempo, per consentire ai Comuni ed alla cittadinanza di valutare consapevolmente la realizzazione dell’opera è indispensabile che vengano chiarite alcune questioni”.

I cinque “nodi” da sciogliere

Cinque “nodi”, per restare in tema, che per Progetto Perugia devono essere sciolti. Da qui le altrettante domande all’Anas.

A cominciare dal raddoppio di corsia della rampa di accesso al Raccordo dalle E45: verrà finalmente realizzato? Ricordando che da lì tutti i giorni passa l’80% del traffico ed è in quel punto che si creano le code.

“Verrà realizzato il raddoppio di corsia da e per Foligno allo svincolo di Collestrada?” chiede Progetto Perugia a proposito di un altro punto critico.

E ancora: “Quale sarà l’impatto ambientale che avrà la realizzazione del nodino? È necessario ‘vedere’ prima cosa accadrà alla collina e al bosco di Collestrada”, chiedendo ad Anas e Regione Umbria di presentare ‘rendering’ realistici.

L’altra questione da chiarire è come saranno risarcite le aziende, le imprese agricole e le altre proprietà private dell’area su cui passerà il tracciato.

L’ultima questione è garantire che Anas provveda poi alla manutenzione dell’opera.

Per questo Progetto Perugia chiede che Regione Umbria, Anas e i Comuni di Perugia e Torgiano di costituire un gruppo di lavoro tecnico-politico che individui “soluzioni efficaci ed accettabili” sulle questioni che il Nodino pone. Individuando poi le modalità di partecipazione con i cittadini e le forze politiche dei Comuni di Perugia e Torgiano.

Nel frattempo, si chiede ai rappresentanti istituzionali di Regione e dei Comuni interessati di “mettere da parte dichiarazioni estemporanee e unilaterali”, per lavorare insieme a risolvere una questione strategica.