Nocera Umbra, torna il consiglio dopo sei mesi. Rivoluzionati all'attacco

Nocera Umbra, dopo sei mesi torna il consiglio comunale. L’opposizione: “Sindaco despota”

Redazione

Nocera Umbra, dopo sei mesi torna il consiglio comunale. L’opposizione: “Sindaco despota”

La lista Rivoluzionati denuncia la mancanza di disponibilità a spostare la data del consiglio, per assicurare la partecipazione delle opposizioni
Dom, 21/06/2020 - 18:47

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Dopo sei mesi torna a riunirsi il consiglio comunale di Nocera Umbra e non mancano le polemiche. I consiglieri della lista “Rivoluzionati” alla vigilia della riunione, in una lunga e articolata nota ricostruiscono gli ultimi mesi, tra riunioni e convocazioni mancate, fino a chiedere le dimissioni del sindaco.

Le date

La richiesta parte dal dato che l’ultima riunione della massima assise si è svolta il 23 dicembre 2019, senza alcune convocazione di conferenze dei capigruppo, nonostante le richieste di tutte le opposizioni in merito “alla necessità di un confronto e collaborazione per superare la difficile crisi sanitaria prima ed economica poi”. Una situazione che va avanti fino fino al 16 giugno, quando arrivava una “pseudo nota di convocazione del consiglio comunale per il giorno 22 giugno alle 9. La nota non riportava all’ordine del giorno la possibilità di effettuare interrogazioni ed interpellanze in contrasto con qualsivoglia regolamento Comunale e/o dispositivo D.Lgs. 18.08.2000 n. 267”. Integrazione inoltrata il giorno successivo dal messo comunale e poi seguito da una mail con un ordine del giorno ancora diverso poche ore dopo.

L’indisponibilità

A quel punto i consiglieri di minoranza hanno inviato comunicazioni per chiedere cambiamenti di orario, per motivi di lavoro. Prima la Tiburzi, poi il capogruppo Franco Buriani, impegnato negli esami di stato. “Dall’8 marzo 2018 i consigli comunali sono convocati solo di lunedì alle 8 negando la possibilità ai cittadini di poter partecipare”. Alle richieste di posticipo, il sindaco rispondeva di non essere disponibile al cambiamento di data. Ma non ci sarà neanche l’altra consigliera di minoranza, Anna Maria Cacciamani.

“Sindaco despota”

“Il comportamento del sindaco – prosegue il gruppo Rivoluzionati – è da despota, oltre a oltre a costituire violazione dei generali obblighi di correttezza e buona fede che devono contraddistinguere il rapporto tra maggioranza ed opposizione, costituisca altresì palese violazione del principio di democrazia“. All’ordine del giorno infatti domattina ci sarà il bilancio programmatico del territorio. “Considerato, poi, che il bilancio di previsione ha scadenza il 31 luglio, non si capisce l’urgenza di discutere un tale argomento in assenza di contraddittorio; l’unica spiegazione sarebbe riconducibile alla mancanza di coraggio nel confrontarsi in contraddittorio. Atteggiamento deprecabile“.

L’aumento della Tari

Rivoluzionati denuncia, dalla lettura degli atti in discussione domani, un aumento della tari di circa 160.000,00 euro. “Non esiste, ancora, nessun atto che indichi misure economiche agevolate per tutte quelle attività colpite dagli effetti nefasti del Covid19; dagli atti inoltre non si evidenzia nessun sgravio tosap. Non esiste nessun atto e/o capitolo di spesa, progetto, che punti ad una ripresa dello sviluppo socio economico del territorio; La maggioranza si appresta ad approvare numeri aleatori, privi di fondatezza, che nulla hanno a che vedere con la realtà oggettiva della situazione economica, patrimoniale e sociale di un paese morto e sepolto. Si ipotizzano entrate che di fatto non si avranno mai e voci di spesa impossibili da effettuare, a causa dell’assenza di fondi“. “Cosa offre questa amministrazione al territorio, oltre alla più totale incapacità di gestire la cosa pubblica? Oltre ad un debito che rasenta l’irreale? Nulla. Le dimissioni sarebbero ben gradite”.

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