Foligno

Nocera Umbra, Bravi (Spi Cgil): “Comune tartassato nonostante le promesse elettorali”

Il segretario provinciale dello Spi Cgil Mario Bravi, cittadino nocerino, va all’attacco del Comune, che si avvia all’approvazione del bilancio.

Il mancato confronto

Il Comune di Nocera Umbra ha provveduto ad approvare il bilancio comunale – dice Bravievitando accuratamente di confrontarsi con le organizzazioni sindacali, diversamente da quanto avviene in  quasi tutti i comuni, sia quelli  amministrati dal centro destra  o dal centro sinistra. Il risultato è desolante, anche nel merito. Nonostante le promesse roboanti della campagna elettorale, si conferma una pressione fiscale sui cittadini che è tra le più alte in tutta la fascia appenninica”.

Le differenze col territorio

Bravi ricorda che “l’addizionale comunale viene confermata ai massimi consentiti cioè lo 0,8% e per di più senza progressività, cioè non distinguendo tra redditi bassi, medi o alti. La fascia esente dalla tassazione viene invece confermata a 8 mila euro annui, che è anche qui, il minimo consentito.I comuni confinanti come Foligno hanno una fascia esente pari a 12 mila euro, Gualdo Tadino 13 mila. Questo significa che chi abita a Gaifana sul versante gualdese e ha un reddito tra 8 mila e 13 mila euro paga 150 euro l’anno in meno, rispetto a chi abita sempre a Gaifana, ma sul versante nocerino“.

La tutela per i redditi bassi

Tutto ciò è assurdo – prosegue Bravi – e invece di frenare lo spopolamento lo alimenta. Ricordiamo che dal 2012 al 2021 Nocera Umbra ha perso il 5,6% degli  abitanti e occorrerebbero scelte che frenino il processo di riduzione degli abitanti. Inoltre serve sostenere i redditi e le pensioni più basse e non mettere tutti nello stesso calderone. Infatti nella città delle acque non è un caso che il 30% degli abitanti ha redditi al di sotto dei 10 mila  euro annui. Per tutti questi motivi chiediamo un cambiamento di rotta e un confronto con le forze sociali“.