No ai motori sui sentieri dai sindaci del Parco del Subasio: tra i 'ribelli' anche il leghista Caparvi - Tuttoggi.info

No ai motori sui sentieri dai sindaci del Parco del Subasio: tra i ‘ribelli’ anche il leghista Caparvi

Flavia Pagliochini

No ai motori sui sentieri dai sindaci del Parco del Subasio: tra i ‘ribelli’ anche il leghista Caparvi

Ven, 23/02/2024 - 12:36

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Alle polemiche sull'emendamento sui veicoli motorizzati sui sentieri non tabellati si aggiunge anche quello di 4 sindaci bipartisan. La Tesei ha già promesso interventi

C’è anche la firma del sindaco leghista di Nocera Umbra Virginio Caparvi tra quelle dei quattro sindaci dei Comuni del Parco del Monte Subasio che si schierano contro la circolazione dei motori sui sentieri naturalistici (“liberalizzazione ai veicoli a motore alla viabilità minore non vietata esplicitamente”) disciplinata da un emendamento alla legge 28 approvato in sede di bilancio regionale e proposto proprio dagli esponenti della Lega.

Ora, al coro dei no ai motori sui sentieri, all’indomani dell’appello dei frati di Assisi e del presidente nazionale del Cai si aggiunge anche quello dei sindaci del Parco del Monte Subasio: il nome del sindaco nocerino del Carroccio (lo stesso partito della presidente della Regione Tesei e che ha presentato il contestato emendamento) è citato nel comunicato inviato dal Comune di Assisi insieme a quello del sindaco di Assisi Stefania Proietti – nonché presidente dell’Associazione che gestisce il Parco del Monte che fu tanto caro a San Francesco, patrono d’Italia e dell’ecologia -, il sindaco di Spello Moreno Landrini e il sindaco di Valtopina Gabriele Coccia. Tutti sindaci appunto di territori che insistono sull’area del Parco del Subasio.

Diverse le motivazioni alla base di questa ferma contrarietà: innanzi tutto una questione di rispetto dell’ambiente, poi le ripercussioni anche economiche sul sistema turistico regionale. “Non è concepibile – spiega il sindaco di Assisi – prevedere una normativa che favorisce l’inquinamento dei mezzi motorizzati in aree naturalistiche e protette dai vincoli paesaggistici e che causa un notevole danno ai terreni ed alla vegetazione ed un forte disturbo alla fauna. E’ un errore clamoroso decidere atti che vanno nella direzione di non proteggere l’ambiente, lo è ancora di più nella nostra realtà che ha fatto e fa del suo paesaggio un punto di forza dell’offerta turistica e in particolare dei cammini e dei sentieri che attraversano i nostri territori”.

I quattro sindaci dell’Associazione Parco del Monte Subasio rivolgono un appello alla Regione affinché ci sia presto un ripensamento “per evitare danni seri che compromettono la sostenibilità ambientale e lo sviluppo di un intero territorio legato al turismo”.

La discussa questione è stata affrontata nuovamente questa settimana nell’ultima seduta del Question Time. Rispondendo ad una interrogazione del consigliere regionale Bettarelli del Pd, Tesei aveva spiegato tra l’altro che “l’emendamento presentato in Aula era collegato al bilancio, ed è stato dichiarato ammissibile, quindi dal 1 gennaio sentieri, mulattiere, piste nel bosco e di servizio a boschi e pascoli sono percorribili solo se non vi è posta una tabella di divieto di transito. (…) Ci stiamo muovendo per definire la rete escursionistica, che stiamo implementando e dovrà essere accompagnata dalle indicazioni che indichino il percorso, a volte mancano, e accanto a ciò, laddove ne esistano le condizioni, si potrà apporre la tabella di divieto di transito. Servono più risorse, sono d’accordo e provvederemo dando mandato ad Afor, dopo interlocuzione con tutti i soggetti interessati, per l’accesso ai mezzi di motore in quei percorsi che fanno parte di itinerari turistici che vogliamo conservare e incrementare anche con una cartellonistica adeguata, sia per i mezzi a motore che per tutti gli altri”.

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