Rocchetta ha detto “no” alla trattativa proposta dalla Comunanza Agraria. L’azienda di imbottigliamento di Gualdo Tadino ha fatto sapere che non intende accettare le disposizioni della recente sentenza del Commissariato agli Usi Civici (che ha riconosciuto l’ente gualdese come proprietario dell’area dei pozzi di attingimento), e che ne chiederà quindi la sospensione prima di presentare un ulteriore ricorso.
“Giudichiamo questo ulteriore rifiuto il più grave, – dicono dalla Comunanza – poiché nonostante i diritti e i doveri che la recente sentenza ci ha conferito , abbiamo comunque proposto all’azienda pari condizioni rispetto al precedente ente concessorio (Regione Umbria), allo scopo di garantire comunque la tutela dell’impresa e dei lavoratori durante il periodo transitorio necessario alla trattativa”.
“Ci rammarichiamo – concludono – nel constatare la totale assenza di volontà di dialogo per la risoluzione delle problematiche di tutela ambientale ed occupazionale, ma anzi il reiterato tentativo di difendere posizioni oramai chiaramente illegittime e insostenibili, davanti agli utenti proprietari, alla città e alla legge”. L’annosa battaglia legale, dunque, non finisce qui.