Perugia

Nicoletta Spagnoli si racconta, successi e sfide dell’azienda con 800 dipendenti

Una vita intensa e faticosa, con la sveglia alle 6, ma piena di soddisfazioni e il totale disinteresse alla vendita dell’azienda e all’ingresso in Borsa. A dirlo è Nicoletta Spagnoli, amministratore delegato e presidente della Luisa Spagnoli, ospite del terzo appuntamento di ‘Incontri e dialoghi al Santa Giuliana’ giovedì 18 dicembre presso la scuola di lingue estere dell’esercito di Perugia. A moderare l’incontro i giornalisti Italo Carmignani, Cristiana Mapelli e Mario Mariano in collegamento, insieme al generale Pietro Romano che ha fatto gli onori di casa. Un botta e risposta a cui l’imprenditrice si è sottoposta raccontando un po’ di sé, del suo lavoro, della sua famiglia e della sua vita privata.

Figura di spicco nel panorama dell’imprenditoria italiana, cavaliere del lavoro, un ruolo fondamentale nell’azienda di famiglia, che ha seguito i passi del padre Lino e la bis nonna Luisa nel volere il bene dei perugini e dei suoi dipendenti, Nicoletta Spagnoli si è aperta al pubblico dell’incontro.
Tappa dopo tappa sono state percorse le fasi della vita di Nicoletta Spagnoli: gli studi da farmacista, l’esperienza universitaria negli Stati Uniti, poi il ritorno a Perugia dove, poco dopo la morte del padre Lino, si ritrova a capo dell’azienda. I grandi successi di un’azienda con oltre 800 dipendenti (il 90% sono risorse femminili), la moda del passato, presente e futuro e, infine, le sfide di innovazione e sostenibilità ambientale. Durante l’intervista, la manager ha ricordato gli anni ‘66/67, quando il padre Lino Spagnoli era presidente del Perugia e da piccola frequentava l’area del Santa Giuliana insieme alla sorella e al fratello per seguire le partite di calcio. In sala presente anche il figlio, Nicola Barbarani, da poco nominato executive vice president dell’azienda. Categorica, invece, Spagnoli è stata sul tema della cessione del marchio e sull’eventualità di quotarlo in borsa definendosi “Non interessata”.

Nel 2028, poi, ricorreranno i 100 anni del brand e, come confessato dall’imprenditrice umbra, alla scelta di festeggiare a Milano, come è stato fatto in occasione dei 90 anni, Spagnoli ha detto: “Stiamo pensando di concentrare i festeggiamenti proprio a Perugia”. Qui dove tutto è iniziato. Non è mancato un Amarcord calcistico ai tempi in cui Lino Spagnoli era presidente del Perugia e Mazzetti l’allenatore: “Lo ricordo felice perché era coinvolto nella gestione della squadra, con l’allenatore si sentiva al telefono più volte al giorno”.