Dopo un’attenta valutazione, che ha tenuto conto non solo della qualità della fotografia ma anche del suo significato e della sua attinenza alla Mostra Mercato nazionale del tartufo nero pregiato di Norcia, la giuria del 3° concorso fotografico estemporaneo “Scatti in Mostra” ha scelto di premiare le tre opere, delle 114 pervenute, più rappresentative delle principali peculiarità territoriali promosse dalla rassegna Nero Norcia: i prodotti tipici, la tradizione e gli antichi mestieri.
Sul podio sono saliti Fabrizio Filippini di Perugia con il suo scatto “Sacro e profano”, che si è aggiudicato il primo premio: un cesto di prodotti tipici di Norcia. Al secondo posto Nicola Rossi di Benevento, con lo scatto “L’arte del fabbro”, cui è andato un prosciutto di Norcia IGP, e terzo in classifica è stato Rinaldo Mancini, sempre di Perugia, con lo scatto “Come tanto tempo fa”. A quest’ultimo è stata consegnata una forma di formaggio di Norcia. La premiazione dei tre vincitori si è tenuta a Piazza Sergio Forti, in un contesto di grande partecipazione di pubblico, “e questo – ha voluto sottolineare l’assessore al turismo del Comune di Norcia Lavinia D’Ottavio – per dar maggiore visibilità a questa iniziativa, il cui successo è crescente di anno in anno, quanto ad interesse e partecipazione”. Agli artisti, cui la D’Ottavio ha consegnato anche un attestato, sono state spiegate, dalla speaker Annalina Taddei, le motivazioni espresse dalla giuria. La foto vincitrice “Sacro e profano” è stata scelta in quanto “l’autore coglie in modo esemplare il significato del concorso raccogliendo in uno scatto, molto valido sia qualitativamente che tecnicamente, gli elementi principali di Nero Norcia.
In primo piano spicca il Tartufo, Re della manifestazione, accanto ad altri prodotti tipici. Sullo sfondo si dispiega la splendida scenografia di Piazza San Benedetto, i cui elementi – dal palazzo comunale alla basilica, compresa la statua dedicata al Santo – risultano tutti ben visibili e non oscurati dai prodotti in primo piano. Il giudizio tecnico della foto è ottimo: rilevanti la qualità tecnico/artistica e l’uso della luce. Ottime anche l’inquadratura, l’esposizione, la profondità di campo e la qualità dello scatto”. “Con la sua macchina fotografica – recita invece il giudizio espresso per il secondo classificato Nicola Rossi – l’autore de ‘L’arte del fabbro’ “mette a fuoco”, con senso artistico ed estetico, il dettaglio di una lavorazione artigianale del ferro battuto, probabilmente sconosciuta ai più. Il contrasto tra il ferro rovente e il grigio dell’incudine conferisce alla foto una grande particolarità e vivacità, che cattura l’occhio e la curiosità di chi guarda.
Ma oltre che per la sua qualità e perfetta inquadratura, la foto è stata premiata per il suo significato. Essa valorizza infatti un mestiere antico, quale quello del fabbro, praticato ancora oggi a Norcia, nonostante l’avanzare veloce della tecnologia, evidenziandone la maestria, la precisione e l’abilità”. Ed infine il giudizio della foto “Come tanto tempo fa” di Rinaldo Mancini. “La foto, seppure di qualità non ottimale – è stato spiegato – ha colpito la giuria per la sua forte carica emotiva. L’immagine, volutamente sfocata e anticata, con imprecisioni e scarsa messa a fuoco dei suoi elementi compositivi, sembra quasi dissociarsi dalla precisione che la moderna tecnologia consentirebbe di ottenere. E questo, da sensazione della stessa giuria, proprio a testimonianza del perdurare di una tradizione millenaria, quale quella dei suonatori di organetti, oggi tale e quale a quella di tanti anni fa, nelle sue esternazioni e caratteristiche.
La spontaneità e la naturalezza delle espressioni nei volti dei due bambini sono le stesse qualità trasmesse dalla loro arte, fatta appunto di immediatezza e semplicità. Premiata è stata anche la sua contestualizzazione. Alle spalle dei due bambini, infatti, si intravede una foto, anche questa antica, della piazza di Norcia, e sulla sinistra penzola una delle spatole metalliche del Portico delle Misure”.