Venerdì 9 dicembre scorso in piazza San Pietro è stato inaugurato il Presepe, realizzato con materiali giunti da Malta, e l’illuminazione dell’albero di Natale. Accanto al presepe è stato deposto, come messaggio di condivisione e solidarietà, il pinnacolo della Basilica di San Benedetto a Norcia, icona del terremoto che ha sconvolto diverse regioni dell’Italia Centrale il 30 ottobre scorso. Le offerte che i pellegrini e i turisti che visitano il presepe e l’albero di Natale in piazza San Pietro sono soliti lasciare, quest’anno verranno destinate alla ricostruzione dell’oratorio parrocchiale di Norcia, gravemente danneggiato.
Mercoledì 14 dicembre, a pranzo, lo staff della pizzeria “O’zianiello” di Lettere (NA), guidato dal titolare Vincenzo Staiano, sarà a Norcia per offrire con il calore dei propri forni una buona pizza napoletana ai terremotati, che verrà distribuita nei vari campi degli sfollati. «Nella circostanza – afferma Staiano – si spera di donare un momento di serenità nella vita di queste famiglie che purtroppo quest’anno trascorreranno un Natale particolare; proprio per non far dimenticare loro l’atmosfera natalizia doneremo un presepe tipico napoletano. Vorrei ringraziare l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, che ha reso possibile questa iniziativa. Sarà presente anche il sindaco di Lettere Nino Giordano per far sì che anche il Comune si impegni concretamente nella ristrutturazione e quindi nella rinascita della storica città di Norcia. Nella circostanza, d’intesa con il Sindaco della cittadina umbra, Nicola Alemanno, le due realtà comunali firmeranno un gemellaggio».
Giovedì 5 gennaio 2017, alle 12.00, nell’Aula Paolo VI in Vaticano, Papa Francesco
riceverà in Udienza speciale le persone colpite dal terremoto del 24 agosto, del 26 e 30 ottobre. «Si tratta di un incontro – afferma l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo – dedicato specialmente a quanti hanno perduto i loro cari, la casa, la sicurezza economica, a quanti sono sfollati dalla loro terra; un appuntamento che il Papa vuole riservare a coloro che portano in modi diversi le ferite causate dal sisma e attendono consolazione e speranza». Ogni “Diocesi terremotata” è invitata ad organizzare nel modo migliore la partecipazione delle persone interessate.