Sono 24 le persone, quasi tutti giovani dipendenti e solo in alcuni casi cittadini stranieri, allontanate nei mesi trascorsi del 2011 da Perugia, su ordine della divisione Anticrimine della questura, perché ritenuti pericolosi.
Il dato conferma ancora una volta la consistenza del problema della tossicodipendenza nel capoluogo umbro, in particolare tra i giovani locali, e le ricadute sociali, anche in tema sicurezza, che il fenomeno può avere.
Ieri l'Anticrimine ha notificato gli ultimi due della lunga serie di allontanamenti: si tratta di due tossicodipendenti trentenni residenti nel viterbese, che non potranno più mettere piede a Perugia per i prossimi tre anni.
Secondo quanto riferito dalla questura, “i provvedimenti sono motivati dalla pericolosità dei due soggetti, entrambi gravati da numerosi precedenti di polizia”. I due, fermati mentre contattavano due pusher in zona Madonna Alta – anch'essi finiti agli arresti- non hanno saputo giustificare in alcun modo alla polizia la loro presenza a Perugia, se non per l'acquisto e il consumo di droga. (fda)