I due giovani spoletini accusati di spacciare droga all’interno del negozio di abbigliamento sportivo che gestivano fino a qualche giorno fa restano in carcere: il ragazzo in quello spoletino di Maiano, la ragazza in quello perugino di Capanne. Questo l’esito della direttissima celebrata nella giornata di ieri presso il tribunale di Spoleto.
La notizia del loro arresto ha destato grande clamore in città. Lui è infatti il titolare di un negozio di abbigliamento sportivo molto conosciuto, situato alle porte del centro storico. Pur avendo entrambi dei piccoli precedenti penali per reati connessi agli stupefacenti, nessuno avrebbe potuto immaginare che nell’esercizio avvenisse un così ingente traffico di sostanze illecite. Mezzo chilo di Hashish, due grammi di eroina, addirittura sessanta francobolli di LSD: materiale nascosto accuratamente in diversi punti del locale che sul mercato avrebbe fruttato circa 5mila euro, ma che i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato.
Le indagini, lunghe ed accurate, sono partite da una segnalazione giunta ai militari della stazione di Cerreto, che poi sono stati coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo della Compagnia di Spoleto agli ordini del capitano Fabio Rufino. La Procura della Repubblica di Spoleto, titolare dell’inchiesta, vorrebbe però vederci ancora più chiaro, e magari risalire a fornitori e clienti abituali della coppia. Il negozio, a cui nel frattempo i Carabinieri hanno apposto i sigilli, era infatti molto frequentato da giovani spoletini.
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