Una brillante operazione dei carabinieri ha portato all’arresto in flagranza di un giovane pusher che, proprio qualche giorno fa, fermato alla guida sulla Ss3 Flaminia (nel Comune di Gualdo Tadino), era già stato trovato in possesso di 8 grammi di cocaina e denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Sulla stessa auto, in quell’occasione, era stata trovata anche un’intercapedine ricavata dietro al contachilometri, che ha fatto presumere ai militari come il ragazzo potesse essere implicato in un’attività di spaccio più complessa e avere quindi la disponibilità di maggiori quantità di cocaina.
Gli accertamenti dei giorni seguenti alla denuncia hanno portato a scoprire che il giovane dimorava presso un agriturismo della zona. Il pedinamento attuato ha poi tramutato il sospetto in certezza: è stato infatti accertato che il sospetto, nei suoi spostamenti, si fermava sempre in un casolare diroccato in aperta campagna, scendeva dal veicolo e si chinava nei pressi dell’uscio, per poi risalire a bordo dell’auto e ripartire.
Mercoledì scorso (13 aprile) il blitz dei carabinieri che, appostatisi tra la vegetazione, sono intervenuti bloccando l’uomo, trovato in possesso di 16 confezioni sottovuoto di diverso peso – contenenti complessivamente 60 grammi di cocaina – nascoste in un calzino ben occultato nel casolare.
La successiva perquisizione domiciliare ha inoltre permesso di rinvenire 740 euro in banconote da 20 e 50 euro, ritenute provento dell’attività illecita. La sostanza sequestrata, equivalente a 190 dosi e risultata pura al 55%, avrebbe fruttato sul mercato oltre 6.000 euro.
Ieri mattina (venerdì 15 aprile) si è tenuta l’udienza di fronte al Giudice del Tribunale di Perugia, che ha convalidato l’arresto e ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.