Si è svolta il 28 gennaio 2020 la seconda assemblea delle cooperative sociali umbre associate a Legacoop dal titolo “Costruire Futuro”. Hanno partecipato all’assemblea i cooperatori e gli imprenditori sociali dell’Umbria insieme al presidente di Legacoop Umbria Dino Ricci, al presidente di Confcooperative Umbria Carlo Di Somma, al presidente del centro studi Euricse Carlo Borzaga e alla presidente di Legacoopsociali Nazionale Eleonora Vanni.
L’assemblea è stata il momento costitutivo dell’associazione regionale delle cooperative e delle imprese sociali dell’Umbria: denominata Legacoopsociali Umbria.
La carica di Presidente verrà ricoperta da Andrea Bernardoni, già responsabile della cooperazione sociale di Legacoop Umbria, ed i due vice presidenti saranno Alessandra Garavani, presidente della cooperativa sociale Il Poliedro, e Sandro Corsi, presidente della cooperativa sociale Actl.
Durante la prima ondata della pandemia le cooperative sociali sono state in prima linea nel fronteggiare l’emergenza, mostrando flessibilità e resilienza. In molti casi sono intervenute prima degli attori pubblici. Hanno saputo riorganizzare i servizi ed hanno ideato nuove attività per affrontare i bisogni generati dalla pandemia. Hanno utilizzato la tecnologia per ripensare i servizi ed hanno ideato nuovi prodotti digitali rivolti a bambini, ragazzi, persone disabili ed anziani.
Ora, nel pieno della seconda ondata, continuano a operare con serietà e professionalità dovendo però affrontare grandi difficoltà economiche dovute sia a problemi strutturali che a problematiche dovute all’emergenza da Covid-19. Per questa ragione, con l’obiettivo di rimuovere questi problemi, nei prossimi mesi Legacoopsociali Umbria lavorerà per:
-superare la logica del massimo ribasso negli appalti pubblici ancora molto diffusa in Umbria;
-far adeguare alla Regione Umbria le rette dei servizi accreditati ferme al 2005;
-sostenere l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate utilizzando lo strumento delle gare di appalti e delle concessioni riservate previsto dal Codice degli appalti; dare piana applicazione in Umbria al principio della sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della Costituzione.