Lo scorso 3 ottobre, presso i locali della Chiesa di Gabelletta, si è costituito un comitato di cittadini denominato “Comitato per Gabelletta”, al fine di promuovere iniziative per il quartiere. I cittadini aderenti, tramite una nota, fanno di sapere di aver: “deciso di formulare e sottoscrivere una petizione per la richiesta di realizzazione del nuovo plesso scolastico di Gabelletta già previsto nel piano triennale delle opere pubbliche”.
“Qualche settimana fa – prosegue il comitato – in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, ci siamo riuniti in modo spontaneo preoccupati per le possibili conseguenze che il sisma avrebbe se interessasse la nostra area e la scuola primaria in cui i nostri figli traacorrono la giornata scolastica.
Eravamo circa quaranta residenti ci siamo confrontati anche sulle problematiche del traffico , della carenza di parcheggi e sul fatto che si è ampliato un quartiere senza prima provvedere ai servizi ed alla viabilità come era stato promesso in precedenza e messo nero su bianco nel piano urbanistico del 2009.
L’assemblea era maggiormente preoccupata per le condizioni della scuola che risulta edificata negli anni venti, non è antisismica e con il crescere del quartiere , è divenuta insufficiente alle esigenze della comunità.
Ľ assemblea si è sciolta con l’idea di formare un comitato per risolvere il problema più urgente: la sicurezza e la formazione dei propri figli.
Nell’assemblea del 3 ottobre si costituisce il comitato e si decide come prima azione di portare una petizione in Comune con ľintento di far assumere all’amministrazione le proprie responsabilità nei confronti di cittadini che da anni attendono una nuova scuola e sono stanchi delle vuote promesse politiche.
Il comitato ha lo scopo di tenere sotto controllo la situazione, informare i cittadini e sollecitare l’Amministrazione Comunale.
Consci degli ultimi sviluppi politici riguardanti il predissesto e la preoccupante situazione economica affermiamo che non si può risparmiare sulla sicurezza e sul benessere dei bambini. Faremo sentire la nostra voce nella zona nord/ovest di Terni.
Noi non vogliamo essere il selvaggio west!”.