Terremoto

Da Narni e Schio donate 3 roulotte per Norcia

Livio Proia dormiva ancora nella palestra di Norcia con la mamma di 86 anni. Lui all’inizio non aveva detto nulla, ha aiutato a sistemare gli altri e poi, solo alla fine, ci ha spiegato il suo problema e ha chiesto anche per sé una roulotte”. E’ una delle vicende umane, probabilmente la più toccante, raccontata da un gruppo di cittadini di Narni e di Schio che tra gennaio e febbraio ha acquistato e consegnato tre roulotte ad alcuni nuclei familiari di Norcia.

Alberto Mascherucci, il promotore dell’iniziativa, racconta le fasi più importanti della consegna avvenuta in modo avventuroso anche a causa del maltempo. “Il 17 gennaio insieme agli amici di Schio – dice il narnese – siamo andati a consegnare, con una bisarca, tre roulotte a famiglie che ancora stavano nelle tende e non potevano abbandonare il loro paese perché avevano gli animali a cui badare. È stata una giornata piena d’imprevisti a causa di un’imponente nevicata che ci ha costretto a spostarci con grande fatica. Alla fine però, fortunatamente, tutto è andato a buon fine”. Tra le persone a cui sono state consegnate le roulotte, raccontano sempre i promotori dell’iniziativa, ce n’era una anche con problemi di respirazione che la costringevano a ricorrere all’ossigeno. “E’ stato proprio Livio Proia, a inizio febbraio – racconta sempre Mascherucci – che ci ha messo in contatto con le persone che avevano bisogno di alloggio. Lui per ultimo, dopo aver sistemato chi aveva più problemi, ha chiesto la roulotte. E’ una persona veramente speciale, come speciali e forti sono tutte quelle che abbiamo trovato nelle zone terremotate”.

Il sindaco di Narni, Francesco de Rebotti, li ha ringraziati per aver aiutato concretamente la gente di Norcia ed ha ricordato come lo spirito di solidarietà sia saldamente radicato nei narnesi. “Lo abbiamo visto – ha detto – anche con le iniziative che abbiamo organizzato in città sia per Norcia che per Amatrice e che hanno coinvolto tantissimi cittadini ai quali va il mio ringraziamento”.