“Mai messa in discussione la fine del Festival. Rispondiamo con vere eccellenze, e in verità ci sono già. Ma per restare nella storia dei Festival della musica internazionale, non siamo disposti a cedere sulla qualità”. A dirlo è Paolo Pegoraro, patron e direttore artistico del Narni Black Festival, ai blocchi di partenza il prossimo 28 agosto. Tre le certezze anche per questa sedicesima edizione. La prima :“non un festival light, ma una versione semplicemente più corta”. La seconda: “l’NBF16 si conferma un festival di Carattere e coerenza stilistica”. La terza: “qualità ovunque, anche nel ‘cool movement’ e nel social media management”. Non cede il passo al dubbio Pegoraro che, forte dei successi indiscussi delle passate edizioni e di “una squadra vincente sulla quale lavoreremo per una sempre maggiore e migliore organizzazione”, smorza anche possibili pettegolezzi sul futuro e sulla durata della kermesse. “Mai messa in discussione la sopravvivenza del Narni Black Festival. E’ un’ipotesi che non sta nelle nostre corde. Il Black Festival al contrario proseguirà, perché la sua forza è nella coerenza stilistica, negli standard qualitativi che riusciamo a mantenere con alcuni accorgimenti, ragionando, come quest’anno, sugli aspetti logistici, sulla scelta dei palchi, ma senza mai fare sottrazione alla Musica. Non faremo mai una versione rimediata dell’NBF. E chi verrà anche quest’anno avrà la possibilità di assistere a singole performance che sono in realtà tre concerti in uno!”.
Il riferimento è al Rita Marcotulli in Trio con Luciano Biondini e Israel Varela (28 agosto) nel “gotha” del jazz internazionale, con un batterista, Israel Varela, ormai nella top drummers mondiale ed ai Doctor3 (Rea, Sferra e Pietropaoli) il terzetto jazz, di scena il 29 agosto, di cui è quasi superfluo descrivere le singole carriere, ormai trascritte nelle enciclopedie del jazz internazionale.
“Abbiamo artisti e musicisti italiani – prosegue Pegoraro – che hanno suonato sui palchi di tutto il mondo e che non sono secondi a nessuno. E’ un fatto di cui tenere conto e da valorizzare”. Continuità, coerenza e qualità anche negli strumenti di comunicazione. “Non guardiamo solo al numero dei followers”, spiega Pegoraro. “Abbiamo attivato una vera e propria campagna di social media management con contenuti di qualità, velocità di informazione multicanale, perché il Black Festival non sia riservato solo agli appassionati ma sia sempre di più una proposta musicale globale ai massimi livelli artistici, emozionante, divertente e fruibile da tutti.” Canali social che andranno oltre la presentazione in vetrina dell’evento contingente, cercando di creare attesa e spazi di incontro intorno all’ambito culturale in cui il festival è inserito. Non solo cronistoria o “diario” del Festival, ma interfaccia, proposte e concorsi.
Come il Challenge Instagram Shoot on #NBF16 che mette in palio due biglietti per l’attesissimo concerto de “The Manhattan Transfer”, l’ultima sera del Festival. (regolamento su : www.narniblackfestival.it/instagram16/).
Vincente infine la nuova formula di festival “diffuso” che anima diversi spazi cittadini. “E’ un successo essere riusciti a toccare quota 16. Ma il Black Festival ha obiettivi più ambiziosi, tra cui quello di rappresentare uno dei principali appuntamenti di riferimento per l’Umbria, canalizzare i flussi turistici, promuovere il territorio e le sue eccellenze in ambito ricettivo, enograstronomico ed agroalimentare”. I numeri sono a favore. Le previsioni, anche per questa edizione, ottime. La manifestazione dimostra non solo di essere in perfetta salute, ma anche di saper crescere. “E nel 2015 – conferma Pegoraro – ci saremo ancora!”.
Narni, 23 agosto 2014
Hastg ufficiale #NBF16
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