Città di Castello

Nardi, azienda annuncia forte ridimensionamento | Continua sciopero dipendenti

Dopo il cambio di proprietà della Nardi, avvenuto poco prima di Natale, ha avuto luogo solo oggi (mercoledì 10 gennaio), l’incontro tra i sindacati Fim, Fiom e Uilm e l’amministratore delegato della società Paolo Carloni, il quale ha sinteticamente indicato alle organizzazioni dei lavoratori i punti di riferimento del piano industriale, che prevede un fortissimo ridimensionamento del personale (attualmente sono circa 100 i dipendenti dell’azienda) per realizzare un abbattimento dei costi, a fronte di un fatturato del 2017 che è stato di 5 milioni di euro.

L’azienda si è detta anche disponibile ad attivare ulteriori ammortizzatori sociali alla fine del primo anno del contratto di solidarietà (5 febbraio 2018).

Principale argomento dell’incontro con l’amministratore delegato è stato però il tema dei mancati pagamenti delle spettanze ai lavoratori: mancano ancora infatti il saldo dello stipendio di novembre, la tredicesima 2017, e, per vari lavoratori, diverse competenze delle retribuzioni relative a luglio, agosto, settembre e ottobre 2017. L’azienda ha riferito di non essere attualmente nelle condizioni di poter saldare queste spettanze, perché – questa la motivazione addotta – ad oggi, a causa della mancata registrazione del nuovo Consiglio di amministrazione presso la Camera di Commercio, non disporrebbe delle agibilità con gli istituti di credito necessarie ad accedere alla liquidità.

Fiom, Fim e Uilm hanno chiesto che la proprietà faccia un intervento finanziario straordinario “perché non è pensabile poter affrontare la situazione debitoria in essere con la semplice gestione di cassa”. Oltre a questo, i sindacati hanno chiesto di avere un piano industriale dettagliato, in grado di garantire la ripartenza dell’attività produttiva, soddisfare le commesse in portafoglio e difendere l’occupazione.

L’amministratore delegato si è impegnato a riconvocare un incontro entro la prossima settimana alla presenza di rappresentanti della proprietà. Nel frattempo, a fronte del mancato pagamento delle spettanze, l’assemblea dei lavoratori Nardi ha deciso, insieme alle organizzazioni sindacali, di proseguire con lo sciopero, iniziato lunedì 8 gennaio, e, da domani mattina (11 gennaio), attivare il blocco delle merci con presidio ai cancelli.