Sarà dedicato alle associazioni impegnate a contrastare il Covid-19 il concerto di lunedì 31 agosto, in memoria di Ennio Morricone, che avrà luogo in Piazza Gabriotti a Città di Castello (ore 21.15).
L’iniziativa chiude il cerchio su una serie di eventi musicali che il maestro Fabio Battistelli ed il professor Rosario Salvato hanno pensato ed organizzato nei mesi del lockdown e della Fase 2 (il concerto dei Campanili, quello del 3 maggio, l’Isola sonante).
L’ultimo della serie sarà dunque un appuntamento con un fuoriclasse della musica nazionale, “un artista che rappresenta con le sue melodie tutte le corde del carattere italiano pur nella sua dimensione internazionale” dichiarano Battistelli e Salvato ringraziando i musicisti che interverranno e in particolare il soprano Susanna Rigacci, interprete preferita del compositore premio Oscar, e la formazione che la accompagnerà in questo viaggio attraverso la colonna sonora di film must della cinematografia mondiale: Paolo Zampini (flauto), Antonino Siringo (pianoforte), Francesco Zampini (chitarra), Guido Zorn (contrabbasso), Walter Paoli (batteria) e lo stesso Fabio Battistelli al clarinetto.
In questo periodo della mia vita artistica, che spesso mi ha condotto lontano, mi sono impegnato, gratuitamente solo per il piacere di fare qualcosa per la mia città nella promozione della musica come elemento di unione, incoraggiamento e sostegno anche nel bel mezzo di una pandemia mai vista. Il concerto in onore di Ennio Morricone vuole sperare di chiudere una parentesi difficile e dolorosa, ringraziando chi è stato il prima linea nell’emergenza Covid
Fabio Battistelli
“Ci sarebbero potuti essere molti modi per dare il doveroso tributo alle associazioni impegnate nelle attività di contrasto al virus, che nei mesi cruciali del contagio si sono sacrificate, esponendosi al rischio e lavorando ben oltre i doveri di ufficio – dichiara il sindaco tifernate Luciano Bacchetta – Ma la musica, grazie a Battistelli e Salvato è stato il vero leit motiv della lotta al virus, facendoci sentire una comunità anche quando il distanziamento sociale costringeva tutti a casa. Oggi in cui sembra che il virus provi a rialzare la testa, dobbiamo ricordare chi ha affrontato la prima ondata con grande senso civico e di responsabilità”.