Alla fine non ci sarà nessun processo per la moschea di Umbertide. Sono infatti stati prosciolti tutti e 13 gli imputati, accusati di abuso d’ufficio e turbativa d’asta nell’iter che portò (nel 2013) all’acquisto del terreno di via Madonna del Moro, dove tuttora insiste il cantiere dell’edificio.
Le accuse rivolte dal pm Gemma Miliani, per decisione del gip Angela Avila, sono in parte cadute in prescrizione mentre negli altri casi il fatto non costituisce reato.
Tra i 13 indagati vi erano i due ex sindaci di Umbertide Giampiero Giulietti e Marco Locchi, alcuni assessori e dipendenti comunali, l’imam Chafiq El Oqayly e altri rappresentanti dell’associazione islamica.
L’inchiesta prese il via nel 2017, in seguito all’esposto alla Procura della Repubblica da parte della Lega, che chiedeva chiarezza su presunte irregolarità nelle procedure edilizie della nascente moschea di Umbertide.