Maria Chiara Previtali è morta per un mix letale di droga e alcol; è quanto emerso dalla relazione del dottor Massimo Lancia sulle cause della ragazza trovata priva di vita il 10 ottobre 2020, nel giorno del suo diciottesimo compleanno, in un’abitazione di via delle Rimembranze di Amelia.
Come riportato dal quotidiano “Il Messaggero” la morte è avvenuta per “un’insufficienza cardio circolatoria acuta determinata dall’assunzione, nelle ultime 12-18 ore di vita della ragazza, di numerose sostanze ad azione tossica quali eroina, cocaina, alcol etilico, Thc”.
Secondo la relazione del medico legale, sempre riportata da “Il Messaggero”, la morte è stata causata da “una intossicazione acuta da eroina e cocaina in un soggetto in terapia con sertralina e con recente assunzione di alcol etilico e preparati a base di cannabis sativa”. E ancora è stato dimostrato che “Al momento della morte di Maria Chiara Previtali, la morfina si trovasse in fase di eliminazione e quindi che l’assunzione di eroina fosse avvenuta diverse ore prima della morte. La successiva assunzione di alcol etilico e di cocaina (anche se non in quantità molto elevate) ha interagito con la morfina, determinando verosimilmente l’insufficienza cardio-circolatoria mortale, che si verificava durante il sonno”.
Un quadro drammatico quello restituito dalla perizia del medico legale sul corpo della giovane vittima che, quel maledetto 10 ottobre, si trovava in compagnia del fidanzato Francesco Gnucci, il 21enne con il quale Maria Chiara si era recata a Roma e che si era procurato le dosi di droga necessarie per ‘lo sballo’. Il giovane è indagato per ‘omicidio preterintenzionale’, mentre le indagini degli inquirenti continuano su Roma per cercare di risalire ai responsabili che hanno ceduto la sostanza stupefacente ai due giovani.