Francesco Gnucci, accusato di omicidio preterintenzionale, rivolge un pensiero a Maria Chiara
Morta per una dose letale di eroina nel giorno del suo diciottesimo compleanno, questo il tragico destino di Maria Chiara Previtali, deceduta lo scorso 10 ottobre all’interno di una casa di via delle Rimembranze di Amelia.
Fidanzato indagato per omicidio
Il fidanzato, Francesco Gnucci di 21 anni, in seguito alle indagini dei Carabinieri coordinati dalla Procura, era stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale per aver comprato, da uno spacciatore di Roma, la dose risultata poi fatale alla giovane ragazza. “Voglio sapere anch’io come è morta. Anch’io ho preso quella stessa roba e non mi è successo niente. Ho comprato una dose a 20 euro e l’ho divisa in due, una più piccola e una più grande – ha raccontato Gnucci in un’intervista concessa a “La Repubblica” nei giorni immediatamente successivi al dramma – Ce la siamo fatti a Roma, poi siamo tornati, lei è andata a farsi un aperitivo con le amiche, e poi siamo stati qui a farci una birra e siamo andati a dormire. La notte aveva il respiro pesante, russava, ma era normale. Solo la mattina verso le 9 quando l’ho chiamata ho visto che era bianca, l’ho trascinata in bagno e ho provato a rianimarla. Io non lo so se era viva, io non l’ho mai visto un morto. E poi ho chiamato il 118”.
Parla ancora Francesco
Nella giornata di oggi Francesco ha interrotto ancora il silenzio, affidando a Facebook uno sfogo e un pensiero rivolto a Maria Chiara.
“Non voglio giustificarmi né commiserarmi – ecco le parole di Francesco Gnucci – con questo post voglio ricordarti, anche se ti ricorderò per sempre lo stesso, voglio che lo sappiano tutti quindi non voglio nemmeno nascondermi, come non ho nascosto quello che abbiamo fatto quella serata maledetta. Se fosse stata veramente quella serata a farti volare via, allora avrei preferito non averti mai conosciuto, però non rimpiango niente, ogni cosa nel bene e nel male la facevamo sempre insieme, confrontandoci sempre insieme, dicendoci sempre tutto con sincerità come due amici d’infanzia”.
“Migliori amici”
“Ce lo dicevamo sempre a vicenda – continua Francesco – ‘io e te prima di essere innamorati, siamo miglior amici’. Non avevamo peli sulla lingua, ci sentivamo sicuri una accanto all’altro, anche da distanti, non rimpiango di averti sempre ripetuto di essere speciale, fino allo sfinimento, perché pensavi che lo dicevo per dire, ma tu eri e sei speciale, a te importava sempre e solo di fare stare bene gli altri, di te stessa t’importava sempre poco. Scrivo questo post per far sapere a chiunque che ti amavamo e ti amo ancora come fosse il primo giorno che ti ho incontrata, quando quasi nessuno voleva che stessimo insieme ti proposi di lasciarmi, per renderti la vita più facile, per non crearti problemi in più… ma né te né io volevamo questo, ci siamo messi contro tutto e tutti io e te, insieme, anche se sapevamo che sarebbe stato difficile… ce l’avevamo quasi fatta… Ora mi prendo tutte le mie pene qualsiasi esse siano, di me non m’importa, ma te rimarrai sempre dentro di me ed il mio più grande rimpianto è di non averti più fisicamente qui con me, mi manchi, vorrei morire con la speranza di riabbracciarti. Scrivo queste parole d’istinto, come d’istinto scrivo che ti amo e lo farò per sempre… pensate, scrivete, parlate, dite quello che volete ma ciò che siamo e siamo stati lo sappiamo solo io e lei… ti amo, amore mio”.