Lo spettro dell’eroina si addensa in modo sempre più concreto intorno alla tragica morte di Maria Chiara Previtali, la ragazza di 18 anni trovata morta in casa ad Amelia nella giornata di ieri.
“Sono profondamente addolorata per la tragedia che ha sconvolto la nostra comunità – questo il messaggio di cordoglio del sindaco di Amelia Laura Pernazza – Non si può morire a 18 anni. Da mamma, prima ancora che da sindaco, mi stringo intorno allo sconvolgente dolore della famiglia”. Tutto il Comune è sconvolto per quanto accaduto alla giovane Maria Chiara che aveva festeggiato i suoi 18 anni proprio tra venerdì e sabato.
I Carabinieri del Reparto Operativo, coordinati dal comandante Marco De Martino, stanno indagando a tutto campo per cercare di ricostruire gli eventi della tragica notte che hanno portato alla morte la giovane, trovata priva di vita la mattina di sabato dal fidanzato di 21 anni nel letto della casa che condividevano.
È stato proprio il fidanzato a dare l’allarme quando, al risveglio, si è accorto che la ragazza non dava segni di vita. Operatori del 118 e Carabinieri si sono subito portati sul posto, ma per Maria Chiara non c’era già più niente da fare. I militari hanno iniziato a indagare a 360 gradi, ascoltando a lungo le testimonianze del fidanzato e degli amici che hanno trascorso le ultime ore di vita con Maria Chiara, vittima di un tragico destino sul quale l’ombra di un overdose sembra aver avuto un ruolo fatale.
Il fatto di Amelia porta la mente dritta a un altro tragico episodio simile che lo scorso 7 luglio sconvolse la città di Terni con la morte di Flavio e Gianluca, uccisi da un mix letale di droghe e morti durante il sonno.