Sette mesi fa morì travolto dal treno, mentre stava inseguendo un ladro. Ora il vice brigadiere Emanuele Reali, “figlio” della Valnerina, scomparso a soli 34 anni mentre stava facendo il suo lavoro, cercando di rendere un po’ più sicura l’Italia, è stato insignito della medaglia d’oro al valore civile “alla memoria”.
A ricordare Emanuele è stato ieri a Roma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per il 205esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri. Il Capo dello Stato ha rivolto “un saluto particolarmente affettuoso alla moglie e alla mamma del Vice Brigadiere Emanuele Reali, ringraziandole per essere presenti” e richiamando poi il pensiero dei presenti al ricordo dei numerosi caduti dell’Arma.
Durante la cerimonia, quindi, alla memoria del carabiniere Emanuele Reali è stata riconosciuta la medaglia d’oro al valore civile, con questa motivazione: “Addetto ad Aliquota Operativa di Compagnia capoluogo, con eccezionale coraggio, sprezzo del pericolo e ferma determinazione, non esitava a porsi all’inseguimento di uno degli autori di un furto che, per sottrarsi alla cattura, aveva scavalcato la recinzione di una linea ferroviaria. Incurante del pericolo, proseguiva l’inseguimento del malvivente lungo i binari venendo travolto da un convoglio ferroviario in transito. Fulgido esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere, spinto fino all’estremo sacrificio”. Caserta, 6 novembre 2018.