Dopo la Camera anche il Senato ha approvato in via definitiva l’emendamento al Milleproroghe che consente una moratoria fino a dicembre 2023 sull’immissione di specie alloctone per la pesca ricreativa.
“L’Umbria recepisca la normativa e consenta il ripopolamento per la pesca sportiva come già hanno fatto Marche, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Puglia” chiedono i consiglieri regionali della Lega, Manuela Puletti e Valerio Mancini, che hanno avviato delle interlocuzioni con le associazioni ittiche regionali.
“Apprendiamo con soddisfazione – proseguono gli esponenti leghisti – che dopo mesi di corrispondenza a senso unico e soltanto dopo l’incontro che come Lega avevamo organizzato a Palazzo Cesaroni lo scorso venerdì, i rappresentanti delle associazioni ittiche sono stati convocati dall’Assessorato competente nell’ambito del Tavolo Blu, un confronto auspicato anche dalla Lega – spiegano Puletti e Mancini -. Ringraziamo l’assessore per aver accolto le nostre istanze, considerato che la mail ufficiale di convocazione è stata inviata alle associazioni pochi minuti dopo la chiusura dell’incontro in Regione. Plaudiamo alla volontà da parte dell’Assessorato di cercare una soluzione che possa essere condivisa con il mondo ittico umbro che merita attenzione e ascolto costante”.
Dopo l’approvazione dell’emendamento al Milleproroghe – spiegano Puletti e Mancini – le Regioni hanno la possibilità di procedere all’immissione della trota fario, iridea, e simili. “Da questo punto di vista – dicono – l’Umbria non può e non merita di rimanere indietro rispetto alle altre realtà. All’assessore che ha accolto le nostre istanze chiediamo un atto di buonsenso. La politica è chiamata a dare risposte e applicare le leggi, non a interpretarle”.
Pesca, la Regione:
niente immissioni con trota atlantica
L’assessore Morroni, intervenendo in Aula, aveva spiegato che comunque la moratoria consente l’immissione temporanea solo di alcune specie alloctone, in base alla Carta ittica di ciascuna regione. E per l’Umbria la trota atlantica sarebbe esclusa.
Per le associazioni della pesca sportiva – e anche per la Lega – si tratta di una scelta politica, visto che l’emendamento approvato a livello nazionale è volto a non danneggiare la pesca.