Appena eletto segretario di Spoleto del Partito Democratico, Claudio Montini è stato anche trasferito dalla Usl 1 di Perugia alla Usl 2. E così la delibera del direttore generale dell’azienda sanitaria di Foligno – Spoleto – Terni (clicca qui) relativa al nuovo numero 1 del Pd spoletino è finita subito nel mirino del centrodestra. Ed in particolare del consigliere regionale Raffaele Nevi.
“Le notizie che arrivano da Spoleto sulla gestione della Sanità sono semplicemente raccapriccianti e il segno, casomai ci fosse bisogno di altre conferme, che si continuano a mischiare logiche politiche con la gestione dei reparti”. È quanto dichiara il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi che annuncia un’interrogazione urgente alla Giunta “per capire secondo con quale criterio è avvenuto il trasferimento dalla Asl1 alla Asl2 del neo-eletto segretario del PD di Spoleto, e quali sono i criteri generali che le Asl usano per questo tipo di operazioni”.
Per Nevi “a causa di questa situazione salta qualsiasi parametro meritocratico e fuggono tutti dall’Umbria per avere maggiori riconoscimenti professionali dove magari sono più interessati al merito invece che a favorire gli amici. I casi che si sono succeduti nel tempo, di cui gli ultimi due veramente eclatanti di Patriti e di Miccoli, sono emblematici della totale incapacità di costruire percorsi stabili con i professionisti che evidentemente si sentono abbandonati a loro stessi. Chi gestisce il sistema non riesce ad ascoltare chi lavora sul campo. Invece mostrano di saper ascoltare perfettamente le esigenze politiche del Pd. Il trasferimento dalla Asl 1 alla Asl2 del neo-eletto segretario del Pd di Spoleto, con sede di lavoro nella città in cui abita e dove esercita l’attività politica, è la dimostrazione di una gestione completamente piegata ai voleri della politica. È deprimente – conclude Nevi – leggere queste cose che sono veramente espressioni di vecchia politica”.